Accadeva in anni dal volto solcato di rughe, che nel raccolto villaggio di Sardara si affidasse alla Giustizia Eterna un imbiancato pastore.
Non avanzando alla roncolata Signora giorni da falciare al filare della vita sua, convocò i due figlioli al letto del commiato. Raimondo il primogenito, che Raffaele avanzava giusto di un palmo del tempo.
Questo che faticava da mane a sera, quello che di gratti e sbadigli se ne profittava. «Non piangetemi - stentò voce il pastore - giacché affido al vostro futuro il mio pagliericcio d’oro sonante!»
E sul primo alito di luna, quello suo si spense, fiammella di cero consunto e inerme alle dita del vento. Spettava al maggiore di vegliarlo, la notte. Il tempo buono per vuotare il materasso delle monete d’oro e tutto rigonfiarlo delle piastre di piombo che il vecchio arroventava al fuoco della fornace e dell’arte.
«Sai bene che per nostro padre - arringò l’indomani Raimondo, giunto il momento della spartizione - valevano tanto di più dell’oro!»
Pertanto menò vita da signore, sfacciato al fratello che strascicava invece ingiusta e affannata esistenza. «Si fa tempo di ridare occhi alla fortuna!» risolse Raffaele alla moglie, una stanca antivigilia di Natale.
E appunto per sbendarla fatto giorno partì, sorprendendolo il buio che nel santo giorno saliva anzitempo il monte. Fortuna, appunto, aveva nome. «Lupi e notte rasoiano zanne affilate e candide - ben presto sconfortò - da non promettermi alba!»
Ma simile alla stella dei marinai, passata la tempesta scorse lontana una luce come di cometa, da seguirne in un’ora il luccichio fino alla fessura di una grotta internamente illuminata. «Chi è là venga qua?» rombarono vocioni all’unisono, tipo un coro.
«Un viandante in sfortunata cerca di fortuna!» rispose offrendo battere di denti al freddo e alla paura. «Entra e ristora la panza - gli giunse ancora in curioso canto - che qui ce n’è abbastanza.
E gli venne indicato il posto al tavolone in ginepro dove sedevano dodici omacci, tutti barbuti ma variamente acconciati.
Fine primo episodio
Ignazio Pepicelli Sanna © Riproduzione riservata
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