Utmb

 Villacidro -Gian Franco Cabriolu ha portato a termine la sua sfida alla Utmb

Forse la Tds (sur les Traces des Ducs de Savoie), che fa parte del circuito dell’Ultra trail del Monte Bianco (Utmb), potrebbe non dire molto ai non appassionati della corsa a piedi in montagna, ma il solo fatto di riuscire a portarla a termine costituisce per i partecipanti un trofeo da esibire con orgoglio, e ripaga di tutti gli sforzi fatti per arrivarci, correrla e terminarla.

Insomma una medaglia alla carriera sportiva, sia pure metaforica. Il quarantenne villacidrese Gian Franco Cabriolu si può ora cucire addosso questa vittoria, conseguita pochi giorni fa sulle pendici del Monte Bianco: «mi ero posto come obbiettivo quello di terminare la corsa in 30 ore (il tempo massimo concesso è di 44 ore). Stavo andando benissimo fino al punto di ristoro in cui avrei effettuato il cambio: secondo le tabelle di marcia l'avrei completata in 28 ore» ha detto l'atleta villacidrese.

Poi il disguido organizzativo, che ha privato Cabriolu,  al punto di ristoro, della sua sacca contenente gli indumenti di ricambio. Il villacidrese si è visto costretto a continuare con l'attrezzatura completamente fradicia, situazione che gli ha provocato vesciche dolorosissime per la restante cinquantina di chilometri mancanti. Nonostante tutto, la determinazione ha vinto sul dolore e anche se con 6 ore in più del previsto, Cabriolu è arrivato stoicamente al traguardo di Chamonix, coronando così il suo desiderio di portare a termine una delle prove di corsa più dure al mondo.


La Tds parte in Italia, da Courmayeur e arriva in Francia, a Chamonix. Il percorso, che congiunge i due versanti opposti del Monte bianco, misura 145 chilometri, con 9.100 metri di dislivello complessivo. Numeri che, da soli, rendono l’idea di quanto sia dura una prova di questo genere. Infatti mediamente, su 1600 concorrenti ammessi, solo la metà, o poco più, riesce a portare a termine la prova.

«In quella corsa si scoprono splendidi paesaggi. Ci si entra dentro sia fisicamente sia mentalmente: lo trovo irresistibilmente attraente» ha detto Cabriolu, che oltre alla corsa a piedi in montagna, praticata abitualmente sui monti di Villacidro, è un anche un amante del ciclismo: «correre, fare sport, è una delle cose che compongono la mia vita quotidiana. Voglio ringraziare la mia famiglia per essermi stata vicina nella mia passione, e anche il mio coach Gabriele Marchini e la mia squadra, Team Mud and Snow di Modena. Un grazie anche a tutti gli amici che mi hanno seguito e hanno fatto il tifo per me».

La Tds, che collega la Valle d’Aosta alla Savoia, è una gara considerata estrema da molti esperti, soprattutto in caso di maltempo come accaduto in settimana, ed è anche la più tecnica di tutte le prove dell’Utmb.

Quest’anno, per la prima volta nei 18 anni di storia dell’evento, la Tds ha avuto un esito tragico, con la morte, in piena notte, di un corridore ceco, vittima di una caduta a oltre duemila metri, al chilometro 62 della gara.

L'organizzazione ha deciso di bloccare i corridori che ancora non erano giunti al punto dell'incidente e solo coloro che si trovavano davanti hanno potuto continuare la corsa. Anche per questo motivo si sono verificati disguidi organizzativi nel trasferimento delle sacche con il materiale di ricambio dei concorrenti, riportate dai punti di ristoro alle stazioni di partenza.

R. Isp. © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Gian Franco Cabriolu all'arrivo a Chamonix

Immagini seguenti: diversi momenti della corsa

Utmb

Utmb

(Foto tratta dalla pagina Facebook di Ultra Trail du Mont Blanc)

Utmb

(Foto tratta dalla pagina Facebook di Ultra Trail du Mont Blanc)

FacebookFollowersYoutube white Instagram white Twitter

 

 

WhatsApp

Appuntamenti di cultura, incontro, socialità

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Medio Campidano in breve