Cari lettori, Il Sardington Post cambierà alcuni aspetti riguardanti la sua impostazione giornalistica. La linea sarà la stessa di sempre, ma...

 

Cari lettori, Il Sardington Post cambierà alcuni aspetti riguardanti la sua impostazione giornalistica.
La linea sarà la stessa di sempre, ma è necessario ridurre l'area, i paesi di cui ci siamo occupati finora.
Il Covid 19 è un duro colpo per l'intera società. L'economia è in affanno e così, anche per noi, non è facile.
Pur avendone diritto, non abbiamo mai percepito soldi pubblici, né per l'editoria, né come associazione culturale senza scopo di lucro (l'editore), e tutto quello che vedete e leggete nel giornale, dal sito alle grafiche, fino agli articoli, è prodotto da noi senza retribuzione e con pochi mezzi e risorse.
Non è una redazione costituita da 40 persone, dove ognuno ha la propria mansione: dal titolista a chi si occupa dei social, dal grafico al contabile, ecc.
Qui si fa tutto in due.
Va bene così, l'importante è garantire il servizio, ma i costi esistono: spostamenti, energia elettrica, materiale informatico e d'ufficio, corsi di aggiornamento e formazione obbligatori all'Ordine dei giornalisti, spese bancarie, fiscali, di commercialista e varie.

Attivare sponsor in questo periodo è complicato: i privati sono in crisi e gli enti pubblici, come ad esempio Comuni o Pro Loco, a volte (è capitato) si mettono a sindacare pure per uno sponsor da 20 euro su questo giornale, per poi “sponsorizzare” su facebook, dando inappropriatamente soldi all'azienda americana di Mark Zuckerberg, invece di sostenere e valorizzare (attraverso sponsor, e non sussidi pubblici a pioggia) una realtà locale che svolge servizio pubblico e paga le tasse allo Stato italiano, non altrove.

Detto questo, vi informiamo che da ora in poi Il Sardington si occuperà quasi esclusivamente di Sardara e, come da slogan New York Times, pubblicherà “solo le notizie che vale la pena pubblicare”, con particolare riguardo agli argomenti di politica, società, ambiente, economia, cultura, musica e arte.
Questo cambiamento ci permetterà di essere più presenti nelle faccende politiche locali: avremo più tempo di scrivere meglio sull'ambiente, sulla viabilità, sui pericoli, sui dibattiti politici e sull'operato dell'amministrazione: sia della maggioranza che della minoranza.
Per ultimo, ma non per ultimo, vi ricordiamo che il giornale, seppur appartenga tecnicamente e giuridicamente all'editore, giornalisticamente e moralmente è dei lettori; è al servizio dei lettori e della società.
Scriveteci, dunque, per qualsiasi argomento, opinione, segnalazione, anomalia o lettera, alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vi ringraziamo per seguirci in tanti
e vi aspettiamo online

la Direzione


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