Serramanna Fontana

 Serramanna - Iniziati i lavori di messa in sicurezza della fontana che rappresenta un pezzo di storia del paese

Sono iniziati i lavori a Sa Funtana Pubblica, per ammodernare e riqualificare l'intera zona.
Oltre a costituire un inestimabile patrimonio, Sa Funtana Pubblica è per gli abitanti di Serramanna un’icona di socialità, ancora pulsante di antica tradizione e affetto storico.

Come ha raccontato Paolo Lilliu, che ha vissuto la storia della fontana in prima persona e la ricorda con passione: «Tutti avevano il pozzo nel cortile di casa per i tanti usi quotidiani: usi alimentari, pulizia della casa, abbeverata e cura di animali. C’era però una limitazione: essendo il paese edificato per la maggior parte nella zona alta della collina, creatasi con sedimenti alluvionali argillosi, l’acqua che vi scorre nel suo sottosuolo è ricca di calcare, quindi inadatta per essere bevuta. L’acqua meno dura scorre invece giù alle nostre campagne ghiaiose, dove si trova sa Funtana Pubblica. Questo pozzo, forse, esisteva già migliaia di anni fa. A nostra memoria, c’erano i carri con sopra una botte da riempire per il successivo travaso a casa, dentro giare di terracotta. Chi aveva carro e cavallo, poteva usare l’acqua liberamente, approvvigionandosi direttamente dalla fonte. Chi, invece, non aveva un mezzo proprio, era obbligato a comprare l’acqua da is acquarolus, i venditori d’acqua. Erano in parecchi e, attrezzati con un carretto trainato da un asinello, trasportavano una piccola botte di legno piena d’acqua prelevata alla Funtana Pubblica: giravano tutto il paese per vendere il loro prezioso liquido. Uno di loro, in particolare, era conosciutissimo: Tziu Battistinu Frongia. La sua unità di misura per vendere l’acqua era un piccolo secchiello ammaccato. Pochi centesimi per ogni secchiello, ma, a chi non possedeva neanche quei pochi spiccioli, Tziu Battistinu l’acqua la regalava».


La distribuzione dell’acqua migliorò con la costruzione dell’acquedotto comunale, con fontanelle in tutto il paese. Molti cittadini preferiscono tuttavia prelevarla direttamente alla fonte, dove sono disponibili fontanelle sempre in funzione.

Nonostante il mestiere dell’acquaiolo sia ormai estinto, la tradizione si è tramandata di generazione in generazione ed è tutt’ora viva, sia tra i residenti a Serramanna sia tra i forestieri dei paesi confinanti.

Dopo le insistenti richieste da parte della popolazione, l’amministrazione comunale ha stanziato fondi per riqualificare l’intera area, che dista circa un chilometro dal paese: 4.270 euro per la messa in sicurezza e il potenziamento del punto di distribuzione dell’acqua.

I lavori, condotti da un’impresa con sede a Serrenti e iniziati la scorsa settimana, sono un intervento di manutenzione straordinaria, nella zona attualmente pressoché inagibile a causa del terreno malridotto.

«Si sta ammodernando e igienizzando tutta l’area – ha concluso Lilliu - e certamente sarò uno dei primi a frequentarla nuovamente. Mi vedo già seduto su una panchina, con il giornale e il bidoncino dell’acqua già riempito, da portare a casa, a respirare l’aria buona di campagna. Un luogo d’incontro dove fa piacere vedere altri compaesani: un cenno di saluto, due chiacchiere e la condivisione del gesto antico di approvvigionarsi di questa preziosa acqua pura».

La speranza degli abitanti di Serramanna è che i lavori possano terminare in breve tempo, cosicché l’approvvigionamento di acqua potabile possa riprendere in sicurezza.

 

Doride Pilloni (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza e seguenti: i lavori in corso nell'area della fontana a Serramanna

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