Cecilia Strada

 Guspini - L'incontro con il pubblico e le domande poste all'attivista per la pace

Si è da poco concluso al Teatro Murgia di Guspini un laboratorio di cittadinanza attiva che ha ospitato Cecilia Strada, giornalista e attivista che si occupa da tempo di soccorso nelle acqua del mare Mediterraneo.

L’iniziativa inserita nel progetto nazionale La Cultura è cura realizzato dall’Arci con il supporto del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con lo scopo di ricostruire e rafforzare le reti di comunità, è stata coordinata da Ottavio Olita.

Cecilia Strada ha parlato del suo libro La guerra tra noi (Rizzoli). Una sala calorosa l’ha accolta, incuriosita dai numerosi argomenti toccati dai capitoli del libro: l’Iraq, il soccorso in mare, Kabul, i medicinali (a volte inutili e inutilizzati).

Sulla scuola: «Viviamo in un’epoca contraddittoria: tutti hanno diritto ad andare a scuola, ma lo Stato finanzia le scuole private con sgravi fiscali per le famiglie che mandano lì i loro figli: credo che la strada da percorrere sia intanto ripartire dalla scuola pubblica». E poi un richiamo alla polemica di questi giorni: «Spesso ci poniamo problemi che per i nostri figli non lo sono. Nelle scuole dei miei figli spesso c’erano famiglie con due papà o due mamme, nessuno ci ha mai visto un problema, oggi discutiamo su due orse polari e un maialino».

Non sono mancati i riferimenti al padre, Gino Strada: «Mio padre diceva sempre che se non fosse stato per mia madre, Emergency non ci sarebbe stata. Dobbiamo ricordarci che nella vita siamo sempre il terrone di qualcun altro».

Poi, a proposito del soccorso in mare: «Spesso, penso, se salvi una persona sulla terraferma diventi quasi un eroe, se lo salvi in mare vieni etichettato come complice degli scafisti. Perché? Ricordo, durante un salvamento, un ragazzo che chiamò la mamma dicendo “Mamma, mamma, sono vivo”, quelle parole valgono altri tre anni di aiuti e di sopportazione degli insulti. Per non soffrire cerchiamo di riconoscere la luce nell’inferno ».


Alcune delle domande del pubblico poste a Cecilia Strada durante la serata.

Cosa si può fare per ritrovare la voglia di stare insieme, senza divisioni?

«Penso sempre che… faccio un pezzettino, mi sento bene, aiuto una persona che soffre nel mio quartiere, compro qualcosa che manca per la scuola, quel profumo di pulito quando dai una mano, per qualcuno puoi aver fatto tanto.

L’assenza di Gino Strada in cosa più si fa sentire?

«Mi manca come uomo, mi manca quello che a casa girava il ragù, per il suo lavoro non voglio rispondere, non sono io a dirlo. L’Italia ha perso un gran rompicoglioni, uno che sulla questione guerra non stava mai zitto, non faceva sconti a nessuno».

Quale soluzione per gestire le immigrazioni?

«La risposta cambia per oggi, domani e dopo domani: manca un decreto flussi dal 2007, chi entra in Europa non deve fermarsi in Italia ma avere la possibilità di raggiungere la meta che sogna. Domani dobbiamo ragionare sul diritto allo spostarsi, dopo domani i confini non dovrebbero più esistere, dobbiamo ricordarci che sono soltanto una nostra invenzione».

Gli immigrati come vedono il nostro modo ambiguo di accoglierli?

«Dipende dalla persona a cui lo chiedi, quando li salvi sono grati per la vita, quando poi finiscono nei campi, sfruttati a due euro all’ora, si chiedono "perché?", sono umani anche loro, le donne a volte finiscono vittime della prostituzione».

Come ribadire il no alle armi?

«Votando bene il 25 settembre, supportando il movimento disarmista, e votando bene il 25 settembre: si, è una ripetizione».

Come è cambiato lo scenario delle emergenze dopo la guerra in Ucraina?

«La guerra in Ucraina è stata il trionfo della pornografia delle informazioni, siamo stati tartassati dai media ogni giorno, più volte. Ci siamo dimenticati che prima di inviare le armi potevamo interpellare le associazioni e chiedere loro di cosa avevano bisogno. Noi lo abbiamo fatto: la risposta? "Avevano bisogno di acqua"».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un momento dell'incontro di stasera al cine teatro Murgia di Guspini

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