San Gavino - Medio Campidano La carenza di medici e specialisti mina alle basi il Servizio sanitario nazionale
Non nasceranno bambini nel Medio Campidano. Il punto nascite dell'ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale, è chiuso da ieri, per la carenza di pediatri.
La chiusura è stata annunciata da una lettera di venerdì scorso firmata dal direttore sanitario Sergio Pili e indirizzata all'assessorato regionale alla Sanità, al prefetto di Cagliari, ai direttori generali delle aziende sanitarie regionali, alla centrale del 118 di Cagliari e al sindaco di San Gavino.
«A seguito delle cessazioni degli ultimi mesi – recita la missiva – restano presso il nido dell'ospedale di San Gavino solo tre dirigenti medici, insufficienti a garantire la continuità dell'assistenza. Pertanto nelle more del reclutamento di un numero di pediatri idonei a ricoprire il servizio a partire dal primo maggio sarà sospesa l'attività del punto nascita dell'ospedale di San Gavino Monreale».
A fronte della certezza sulla data di chiusura del punto nascite, avvenuta ieri, resta vaga l'eventuale ripresa dell'attività: «nelle more del reclutamento di un numero di pediatri idonei a ricoprire il servizio» significa in altre parole: fino a quando si troveranno i pediatri.
È incomprensibile come un presidio così fondamentale come il punto nascite sia potuto restare sguarnito e non sia stata programmata per tempo la sostituzione dei pediatri che hanno cessato l'attività: un evento largamente prevedibile sulla base dell'anzianità dei medici. Incomprensibile solo se non si inquadra l'ennesimo disservizio in un disegno più generale di smantellamento della sanità pubblica a beneficio di quella privata, ormai in atto da decenni.
La carenza di medici e di specialisti nelle strutture pubbliche è drammaticamente estesa a tutta l'Italia ed evidentemente è un problema che richiede di essere affrontato e risolto una volta per tutte.
Sempre più la difficoltà a reperire personale specializzato nella sanità pubblica assomiglia al piagnucoloso lamento di tanti imprenditori che denunciano disagio nel reperire mano d'opera, magari disposta a lavorare con la massima disponibilità oraria in cambio di trattamenti economici da sfruttamento.
Anche nella sanità, infatti, la mancanza dei medici si accompagna a quella delle condizioni: oltre a una formazione da riprogettare tenendo conto dell’attualità delle esigenze, manca da tempo un adeguamento degli stipendi che renda attrattivo lavorare nel servizio pubblico, a tutto vantaggio dei territori e dell'intero Servizio sanitario nazionale.
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Immagine in evidenza: l'ospedale di San Gavino Monreale
Di seguito: la lettera del direttore sanitario dell'ospedale di San Gavino Monreale