Serrenti - Gli elettori potranno esprimersi su un solo candidato sindaco
Alle prossime elezioni comunali di Serrenti ci sarà un’unica lista in corsa. La formazione concorrente a quella del sindaco uscente, Pantaleo Talloru, non si è compiuta, come è risultato ieri, quando al termine ultimo per la presentazione delle candidature se ne è avuta l'ufficialità.
Sembrerebbe che le ragioni che a hanno portato al mancato compimento della seconda lista siano legati a motivi di salute: «Il programma elaborato sulle proposte emerse in diversi incontri pubblici e la lista dei candidati erano praticamente pronti», ha ammesso Mario Grecu, funzionario regionale cinquantasettenne, che in questi mesi era stato indicato come probabile candidato sindaco alla guida della seconda lista. «Sono molto dispiaciuto - ha aggiunto Grecu - ringrazio pubblicamente i numerosissimi serrentesi che hanno collaborato».
Confermata quindi la sola lista guidata da Pantaleo Talloru, sindaco uscente sessantaseienne, docente di lettere in pensione: «Siamo in campo come lista civica Po Serrenti, con candidati uscenti e nuovi. Abbiamo una lista composita, fatta di donne e uomini, imprenditori e lavoratori che rappresentano tutte le categorie sociali. Il nostro augurio è che la popolazione possa essere sempre più partecipe alla vita comunitaria portando il prezioso contributo che può arrivare dai cittadini, per il progresso del nostro paese» ha affermato il sindaco di Serrenti.
Avere una sola lista espone tuttavia il paese al rischio di non raggiungere il quorum necessario, con conseguente commissariamento del comune (per il 2024, nei comuni sotto i 15mila abitanti devono risultare validi almeno il 50 per cento dei voti e il numero dei votanti deve essere almeno il 40 per cento degli elettori).
La presentazione di un’unica lista è certamente un sintomo che evidenzia la scarsa propensione dei cittadini a mettersi in gioco per ricoprire ruoli di rilievo nella gestione della vita comunitaria. Come a Serrenti succede anche per la Pro Loco, dove da anni si fatica a raggiungere una stabilità del direttivo.
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