Nuraghe San Pietro

 Ussaramanna - Interventi per riportare alla luce nuove parti del nuraghe e ampliare il percorso di visita

Gli archeologi torneranno presto in azione a Ussaramanna, per le nuove campagne di scavi del 2023 al nuraghe san Pietro, inserite nel percorso di valorizzazione del patrimonio monumentale del piccolo centro della Marmilla.

«Si tratta – ha spiegato il sindaco di Ussaramanna, Marco Sideri - di due interventi. Il primo, che riguarderà una porzione dell'edificio, è gestito direttamente dalla Soprintendenza Archeologia di Cagliari, con fondi ministeriali e partirà, speriamo, verso febbraio. Seguirà poi un altro intervento promosso invece dall’amministrazione comunale, per il valore di 330mila euro complessivi, grazie a un finanziamento regionale di 300mila euro, e che riguarderà un’altra porzione».

Le ricerche archeologiche condotte attorno a questo nuraghe, sono state oggetto nel tempo di diversi interventi di scavo diretti dalla Soprintendenza, l’ultimo dei quali, finanziato da Regione e Comune, è del 2021.

L’area è stata oggetto anche della realizzazione di opere di risanamento conservativo, manutenzione e riqualificazione, promosse dal Comune (consolidamento, recinzione e ingresso, passerelle,illuminazione) mirate a valorizzare e rendere fruibile in sicurezza il luogo di maggiore importanza storica del paese.

«Alla fine di questi nuovi interventi – ha concluso il sindaco Sideri - l’idea è quella di avere un monumento più fruibile, con uno scavo avanzato riguardante la parte antistante l’ingresso, il cortile, la torre centrale e l’altra torre principale, per avere un percorso di visita molto più ampliato e con nuove attrattive interessanti da mostrare e raccontare ai visitatori».


Il nuraghe san Pietro è un nuraghe di tipo complesso, con 4 torri periferiche (quadrilobato) collegate da una centina muraria e una torre centrale alta circa sette metri, che presenta una camera circolare, oggi priva di copertura. Una delle particolarità di questo nuraghe è che una delle quattro torri ha le stesse dimensioni della torre centrale, probabilmente smontata per edificare le altre, secondo l'ipotesi in cui il nuraghe nacque in origine trilobato e sia stato successivamente trasformato con l’inserimento della quarta torre.

Intorno al nucleo nuragico, durante le varie campagne di scavo che si sono succedute, sono stati rinvenuti diversi ambienti probabilmente risalenti all'età romana.

Il nome del nuraghe e la presenza, a prima vista incongruente, di una croce in ferro che ne sormonta la sommità derivano da una chiesetta medioevale ormai scomparsa, edificata nelle immediate vicinanze.
 
R. Isp. © Riproduzione riservata


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