Rimozione edicola

 Villacidro - "Operazione decoro", per liberare il suolo pubblico dalle strutture abbandonate

Rimosso definitivamente il chiosco edicola collocato in piazza XX Settembre, nel centro di Villacidro.

Il punto vendita aveva chiuso i battenti da diversi anni e nessuno aveva più rilevato l’attività commerciale. Nella mattinata di ieri la struttura è stata demolita e smantellata.

«La rimozione dell'edicola abbandonata - ha detto Dario Piras, assessore al Patrimonio e vicesindaco - va nella direzione di un maggiore decoro di una delle piazze più rappresentative del paese. Non consideriamo certo le edicole un elemento di disturbo, ma le edicole chiuse e inutilizzate, senza possibilità che vengano riaperte, nel tempo lo diventano inevitabilmente. In piazza XX settembre purtroppo quella struttura stava diventando tutt'altro che decorosa e costituiva un ricettacolo di sporcizia».

La porzione di suolo pubblico liberata dalla rimozione dell'edicola tornerà presto disponibile alla cittadinanza, come ha spiegato il sindaco di Villacidro, Federico Sollai: «l'intervento, sull'immediato, risolve una criticità rappresentata da un luogo occupato da una struttura inutilizzata, che potrà essere restituito alla fruizione pubblica. C'è poi una considerazione riguardante il lungo periodo, dove abbiamo allo studio un progetto più articolato che riguarda la riqualificazione di tutta l'area e la presenza di questa struttura abbandonata avrebbe impedito di fatto una rivisitazione generale della piazza».

Dopo la rimozione e la rottamazione dell'edicola di piazza XX settembre, l’operazione decoro messa in atto dall'amministrazione villacidrese, proseguirà: a breve sarà rimossa anche l'edicola di piazza S'osteria, anch'essa chiusa da anni e abbandonata, senza prospettive di riapertura.


La rimozione dell'edicola ha diviso l'opinione pubblica: da una parte c'è chi ha valutato positivamente l'intervento che va a eliminare una situazione di degrado e libera spazio per i parcheggi, dall'altra chi rimpiange nostalgicamente il vecchio punto vendita di giornali, un simbolo a modo suo, che è andato estinguendosi per consunzione, aggiungendosi agli angoli caratteristici di un paese che inevitabilmente non sarà più come molti lo ricordano.

Un segno dei tempi che cambiano: la scomparsa delle edicole dai paesi e dalle città è un dato di fatto, diretta conseguenza della crisi che investe le carta stampata.
Secondo una recente indagine curata da Snag ( Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai), in Italia sono stati perduti nel corso degli ultimi cinque anni 3.339 punti vendita esclusivi (edicole che vendono quotidiani e periodici in via esclusiva o prevalente). Attualmente in tutto il Paese sono attivi circa 25mila punti vendita e tra questi il 47,2% sono esclusivi, mentre il restante 52,8% affianca alla vendita di quotidiani/periodici altre tipologie di merci o prestazioni di servizi.
Un altro dato che fotografa il declino del settore e la remota possibilità di invertire la tendenza, riguarda l'età dei giornalai: solo il 12,2% dei punti vendita sono imprese in cui il titolare ha meno di 40 anni.


Marco Cazzaniga © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: le operazioni di rimozione dell'edicola di piazza XX settembre

Di seguito: l'edicola, ormai chiusa da anni, prima della rimozione


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