Incendio a Sa Pira Meli

 Gonnosfanadiga - L'incendio è stato fermato dagli abitanti, subito mobilitati: la testimonianza di uno di loro

Tragedia scampata nella notte a Gonnosfanadiga, dove un boschetto di pini e lecci a Sa Pira Meli è stato teatro di un incendio, quasi certamente di origine dolosa.

Attorno all'una di notte il fuoco è partito dal canale Cadumbu, separato dalle case della zona di piazza Martiri della Libertà da un’area verde che è stata piantumata dagli abitanti del posto, una lottizzazione di 33 case costruite una trentina di anni fa, fino a diventare l’attuale piccolo boschetto di oggi, un angolo ombreggiato che potrebbe fungere anche da piacevole rifugio per la calura estiva, se meglio valorizzato.

«Fiammate gigantesche che hanno arso una decina di alberi: alcuni pini e anche quattro piante di leccio. Fortunatamente il vento è girato un po' a scirocco e assieme agli altri vicini siamo riusciti a intervenire con secchi e pompe a spalle spargendo acqua per limitare i danni dell'incendio: c'eravamo tutti a fermare il fuoco» ha raccontato Ottavio Mele, abitante della zona che aveva da subito lanciato l'allarme chiamando il 1515.

«Poi attorno, intervenuti i Barracelli è stata completata l'opera di spegnimento. Il problema si potrà porre nuovamente - ha continuato Mele - perché nelle vicinanze c'è una siepe di vegetazione incolta larga tre metri e larga due metri e mezzo, che fortunatamente stanotte non è stata coinvolta dalle fiamme, altrimenti l'incendio avrebbe investito un'area ben più vasta. Una siepe che io da quando abito qua, una trentina d'anni, era sempre stata ripulita, mentre quest'anno inspiegabilmente no».


Alla fine il danno è stato contenuto, ma per sola fortuna: le conseguenze sarebbero potute essere ben più tragiche in quanto a poca distanza dall’incendio c'è anche un deposito di bombole gpl.

Ottavio Mele ha colto l'occasione del racconto per sollecitare anche l'interesse sull'ormai abbandonato vascone antincendio realizzato nelle vicinanze della fonte di Madre Teresa da un'associazione di volontariato, diversi anni fa: una risorsa che potrebbe rivelarsi utilissima nella lotta contro il fuoco, in quanto ai piedi delle montagne.

La struttura non è più stata manutenuta dopo che l'associazione che l'aveva realizzata ha terminato di occuparsene e nel frattempo la vegetazione e gli alberi cresciuti tutt'attorno, hanno reso impossibile un suo eventuale utilizzo, che sarebbe opportuno invece rivalutare, come supporto alle attività antincendio.

R. Isp. © Riproduzione riservata


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