Laveria Montevecchio

 Regione - Guspini - Il presidente Tarcisio Agus si è dimesso dal Parco Geominerario

Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario della Sardegna, si è dimesso.
L'estremo tentativo di rompere l'immobilismo in cui versa l'ente porta la data di oggi, quella delle dimissioni effettive, che erano state preannunciate da una nota del 29 ottobre scorso.

Il Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna è un’ istituzione ministeriale nata nel 2001, nel 1997 l’assemblea dell’Unesco lo ha definito come primo parco della allora nascente rete mondiale dei geositi dell’Unesco, progetto poi non più portato avanti.

Il parco Geominerario raggruppa le diverse aree minerarie della Sardegna che insieme raccontano novemila anni di sfruttamento di risorse del sottosuolo: dall’epoca preistorica all’epoca moderna.

«Dopo 17 anni – ha spiegato Tarcisio Agus - finalmente nel 2018 ci sono state le nomine del presidente e del consiglio direttivo: sono stati nominati quattro rappresentati ministeriali, quattro sindaci eletti dalla Comunità del Parco e due in rappresentanza della regione Sardegna.
Il Parco ha però delle grosse carenze: la Corte dei Conti ha richiamato il Ministero a porre rimedio all'assetto giuridico dell'Ente perché fin dalla sua nascita è stato una creatura ibrida, non è un parco naturale e neanche un centro di ricerca, operare non è stato facile già in partenza. Ho cercato di riordinare i bilanci, c’erano delle manchevolezze, almeno dal 2008. A seguito di queste criticità decennali emerse con l'ispezione Mef (Ministero dell'Economia e delle Finanze, ndr) del 2018 e riprese nella relazione della Corte dei Conti ai presidenti dei due rami del parlamento il Parco Geominerario è stato commissionato.
Intanto nel 2020 è arrivato il Covid che ha complicato ancora di più le cose. La mala gestione è stata attribuita al Consiglio direttivo e al Presidente in carica. Eppure a ben tre mesi di distanza dall’avvio del procedimento di revoca, nulla è ancora avvenuto».


Con la procedura di revoca l’attività del Parco è stata paralizzata.

«Così – ha concluso l’ormai ex presidente – il Consiglio direttivo non aveva più i numeri a seguito anche delle dimissioni di altri componenti, nel momento dell'avvio del commissariamento. Mi sono dimesso anche io, dopo quattro mesi, perché il commissario ad acta rimetta in ordine il parco.
Il Parco Geominerario è un ente gestore senza patrimonio, mentre la Regione ha dato ai Comuni i beni minerari e quest'ultimi chiedono a noi le risorse, ma il parco non è un ente finanziatore.
Ci sono 14 milioni di euro di avanzo di amministrazione e il Parco deve essere messo nelle condizioni di gestire queste risorse. Commissariare il parco forse è più un atto politico che la vera volontà di porre mano alle sue criticità.
Per il Parco credo di aver fatto quanto era possibile ma non sono stato ascoltato».

 

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Nell'immagine in evidenza: la laveria Principe Tomaso, a Montevecchio (Foto Fabrizio Vinci)

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