Adelaide Carta

 Guspini La scommessa: «dare nuova vita agli scarti e generare bellezza»

Anche un’impresa artigiana di Guspini tra i percettori dei micro incentivi regionali per l’innovazione.

Attraverso Innovazione digitale, il progetto di Confartigianato Sardegna, Adelaide Carta, proprietaria del marchio Adelaide C. Ecoage assieme ad altre cinque imprese sarde lavoreranno con l’Università, Confartigianato Sud Sardegna e diversi istituti Tecnici per sviluppare progetti e prototipi innovativi.

Le piccole imprese artigiane selezionate sono accomunate dalla sintesi raggiunta tra il saper fare artigianato e la conoscenza digitale.
Il progetto di Adelaide Carta consiste nell’innovare la produzione di accessori moda in tessuto vegetale, con l’ausilio della stampa 3D, che sarà portato a termine con il partner tecnologico Its Tam (Istituto Tecnico Superiore Tessile Abbigliamento Moda) di Biella.

«Il progetto – ha raccontato Adelaide Carta – vuole riuscire a sopperire alla mancanza di materie prime evitando di realizzare il materiale da zero ma recuperandolo attraverso i produttori di pellame vegetale o scarti sintetici di riciclo. L’obbiettivo è eliminare il costo del riciclo di un materiale che viene scartato. Un progetto che racchiude la bellezza di una scelta consapevole, e questo è il mio più grande sogno: sfruttare uno scarto per dargli nuova vita e generare bellezza».

La fondatrice del marchio ripercorre le tappe fondamentali della sua attività: «da sempre il mio interesse era rivolto alla moda, agli accessori e agli abiti: facevo i vestitini per le mie bambole, tingevo e tagliavo loro i capelli già da piccina per creare look diversi».

E come per tutti i sogni, non è stato facile approdare al risultato: Adelaide voleva studiare moda fin da giovanissima, ma per farlo avrebbe dovuto lasciare la sua amata Sardegna. Scelse invece di restare e frequentò un istituto a indirizzo informatico, acquisendo competenze che in seguito si sarebbero rivelate fondamentali per esercitare la sua impresa, come l'utilizzo di programmi grafici per la progettazione e creazione delle sue borse.


«Alla fine delle superiori - ha continuato Carta - credevo che solo le scuole private di un certo livello mi avrebbero messo in connessione con le aziende di moda, ma erano troppo costose all'epoca e accantonai momentaneamente il mio sogno. Nel frattempo, continuai ad arricchire le mie competenze tecniche e stilistiche acquistando tanti capi di abbigliamento e accessori attraverso l'aiuto dei più svariati lavori che riuscivo a realizzare. Nel 2010 la mia passione iniziava ad essere incontenibile: decisi così di comprarmi una macchina da cucire. La prima occasione per capire che avrei potuto farcela anche da sola fu una delle Notti Rosa organizzate a Guspini dove ebbi la possibilità di realizzare degli abiti con materiali riciclati: quello fu per me l’evento chiave».

Adelaide iniziò così a realizzare borse: il suo marchio venne registrato nel 2014 in Italia e dal 2018 in tutta Europa. «Attraverso il mio marchio - ha concluso l'artigiana -  volevo raccontare una filosofia: il riciclo e il riuso dei materiali. Volevo che il prodotto fosse accattivante ma al contempo moderno e saggio, affinché rappresentasse l’ecologia in almeno una delle sue numerose sfaccettature. Penso che si possa essere ecologici in mille modi, e con la nostra idea di moda cerchiamo di educare attraverso un accessorio: un veicolo di valori innovativi per chiunque se lo ritrovi tra le mani o lo osservi anche solo da lontano».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Adelaide Carta con una sua creazione

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