Sardegna - Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'intervento di un lettore
Stavo riflettendo su quanto fanno schifo le nostre strade provinciali e molte statali della zona della provincia del sud Sardegna, sull'onda di quanto vissuto qualche giorno fa, quando era impossibile viaggiare nella ex Ss 131 – Sanluri Sardara e nella SP 62 – Sardara San Gavino Monreale.
Dalle 10 alle 10 e mezza, quando sono sceso alla fermata “San Gavino Park Ospedale” – piazzale Falcone e Borsellino, ero in pullman e stavo osservando attentamente come sia stato un vero schifo percorrere le strade con la nebbia e con la pioggia incessante. Non era pensabile. L’autista dell’Arst è stato fantastico, professionale e non si è fatto prendere dalla fretta di arrivare al capolinea (Villacidro, via Nazionale) in tempo. La sicurezza prima di tutto.
Caro Commissario Straordinario e caro subcommisario dove siete?
Le nostre strade sono pericolose e impraticabili. Fanno schifo. I finanziamenti che vi danno usateli per le infrastrutture e per porre in sicurezza tutte le strade di vostra competenza.
Tanto siamo in Italia. Fino a che non ci scappa il morto (certe volte anche se ne scappano un paio) non si fa nulla. Vergogna sarda.
In questi ultimi due mesi, e anche in estate, per lavoro con il comitato territoriale al quale mi onoro di appartenere, ho potuto conoscere al meglio l’arretratezza delle strade. Le più odiose sono quelle che collegano Carbonia a Samassi (provinciale e statale 293) e la Sp 61 di Villacidro, di notte o quando diluvia.
Siamo stufi delle morti sulle strade della nostra Sardegna. Stufi di vedere lenzuoli bianchi nelle nostre strade. Non tollero però che si faccia di tutt’un’erba un fascio: non tutti gli automobilisti corrono a 150 km/h e non tutti usano il cellulare o non tutti usano bere alcolici.
Diamoci una mossa. Anas e Regione autonoma della Sardegna fateci un piacere. Se volete vi elenco tutte le strade in pessimo stato di sicurezza. Una ce l’ho a pochi km da casa mia.
Fabio Argiolas, cittadino di Sanluri
