Un tuffo nel blu

 Gonnosfanadiga - Il progetto "Un tuffo nel blu" ha portato il mare ai piedi del Linas

Si è concluso il progetto Un tuffo nel blu ideato dal biologo marino Michele Uccheddu e realizzato con i ragazzi della scuola media di Gonnosfanadiga, dell’Istituto comprensivo statale San Giovanni Bosco.

Il progetto ha compreso dieci ore di laboratorio in classe, due uscite al mare e la realizzazione di un documentario, presentato poi a scuola. «Quando la dirigente mi ha contattato – ha raccontato l’ideatore del progetto Michele Uccheddu - ho spiegato il progetto a colleghi, genitori e alunni e tutti si sono dimostrati entusiasti: è piaciuto subito, l’unica richiesta era che i genitori accompagnassero i figli al mare nelle due domeniche mattina di uscita».

Durante le ore di laboratorio in classe, i ragazzi hanno appreso nozioni di educazione ambientale: si è parlato di biologia marina e del Mare Mediterraneo. Le lezioni pratiche si sono invece svolte nelle spiagge di Camp’e Sabi e Porto Palma, nella marina di Arbus. Durante la prima domenica i ragazzi hanno conosciuto l’attività delle immersioni subacquee, visitando i fondali e imparando a conoscere la flora e la fauna di questo ambiente, mentre durante la seconda giornata hanno sperimentato l’esperienza del sup (stand up paddle).

«Ho partecipato come docente esperto e ho poi coinvolto l’associazione sportiva Blue Discovery (che si occupa di sport acquatici, ndr ) che ha fornito tutta l’attrezzatura necessaria: le mute per gli studenti, maschere e pinne e ci ha aiutato con l’assistenza in mare. In ognuna delle due uscite erano presenti un istruttore subacqueo, un dive leader, un assistente bagnanti e un operatore che si occupava delle riprese subacquee, con le quali abbiamo poi creato il documentario. I ragazzi erano molto entusiasti: qualcuno tra loro non aveva mai indossato una muta». Il primo commento felice di uno degli alunni della scuola media è stato: «Questa cosa dalle medie non me l'aspettavo».


La docente Serenella Spano
ha aggiunto: «Sono stata la tutor di questo progetto. Quando mi è stato assegnato ero molto felice perché il mare della Sardegna è una delle mie più grandi passioni, anche se sono pugliese. Il progetto aveva anche una finalità sociale, visto i periodi di chiusura che i ragazzi hanno dovuto subire a causa della pandemia. Genitori e alunni erano felicissimi di aver trascorso insieme delle domeniche al mare. È stato emozionante vederli felici, al mare, e senza mascherina: alcuni anche per la prima volta. Portare la scuola fuori dalle mura scolastiche serve anche a imparare divertendosi».

Sul progetto si è espressa anche la dirigente Romina Di Nardi: «Un tuffo nel blu, è un progetto Pon (Programma operativo nazionale del Miur, il ministero dell'Istruzione. ndr). Ciascuno ha potuto esprimere il meglio di sé: gli alunni si sono sentiti non condizionati dalla scuola e questo ha permesso loro di sviluppare ancora più competenze. Il tutor e l’esperto sono stati molto in gamba, attraverso questo progetto è stata coinvolta tutta la comunità scolastica di cui fanno parte anche i genitori. I ragazzi hanno affrontato l’aspetto dell’inquinamento e rafforzato il rispetto per il patrimonio ambientale del mare. Hanno conosciuto la flora e la fauna, visto cosa l’uomo ha danneggiato e acquisito ancora maggiore consapevolezza nel rispetto dell’ambiente. La scuola deve essere aperta al territorio e i ragazzi sentirsi inseriti nel contesto sociale, è stato un grande momento di crescita per tutti».

Michele Uccheddu ha poi concluso: «Questo è un progetto che avevo nel cassetto da tanto tempo: sono molto felice di averlo finalmente realizzato e spero di poterlo replicare con altre scuole».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Il biologo Michele Uccheddu con alcuni ragazzi della scuola media durante un'uscita pratica del progetto “Un tuffo nel blu”