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 Villacidro  Troppa o mancante: all'insegna dell'acqua gli ultimi disagi del paese

L’ultima settimana di novembre si era chiusa all’insegna delle precipitazioni: violente, consistenti, temibili. Incrociando sulla loro strada le opere dell'uomo - ostacoli a volte poco rispettosi dell’ambiente e spesso male manutenuti - hanno causato disastri e danni ingenti, soprattutto alle campagne e al canile.

La prima settimana di dicembre ha salutato l’avvio di un cantiere che ha tagliato in due la via Nazionale e l’intero abitato di Villacidro. Lavori necessari, effettuati per conto di Abbanoa, previsti da tempo per risanare la grossa condotta proveniente dall’invaso del rio Leni, diretta al potabilizzatore. Oltre a Villacidro serve i comuni di Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Siliqua e Vallermosa.

Il paese ha sofferto entrambi gli eventi, slegati apparentemente, ma accomunati tra loro, oltre che dal filo comune rappresentato dall’acqua, anche da alcune mancanze: di pianificazione, di mancate manutenzioni, di prevenzione. E di ascolto.

Sì, perché come è vero che più di un’azienda agricola aveva sollecitato (alle varie competenze) interventi per il ripristino e l’adeguata pulizia dei canali di scolo, e, inascoltata, ha subìto danni dalle esondazioni conseguenti al nubifragio, così anche il mancato coinvolgimento dei più diretti interessati alla chiusura di via Nazionale, ha creato disagio. Per alcuni di loro anche perdite ingenti, e proprio nel periodo in cui confidavano di risollevare un po’ le sorti di un anno ingeneroso e bislacco.


Consapevoli che gli interventi necessari debbano essere eseguiti, i commercianti avrebbero indicato un periodo più idoneo per sopportare il disagio derivante dai lavori. Con pazienza, che hanno dimostrato di avere tutte le volte che la via Nazionale è stata aperta e richiusa negli ultimi anni. Tante, troppe: lo testimoniano le Cinquanta sfumature di grigio dei vari tratti d’asfalto della principale arteria del paese. E non è finita: altri tagli sono previsti a breve.

Poi, come l’accanimento di un destino avverso, e sempre all’insegna dell’acqua, è andato in scena il mercoledì nero dei rubinetti asciutti. Acqua che è mancata per una sospensione di energia elettrica all’impianto di sollevamento sul rio Leni: E-distribuzione doveva effettuare manutenzione urgente ai suoi impianti. Ci stava. Abbanoa, di conseguenza, aveva provveduto ad avvisare del fermo, tutti i comuni che dipendono dal potabilizzatore. L'ha fatto l’1 dicembre, avvisando della sospensione, prevista per l’indomani. Il preavviso era poco e a ridosso del disagio. Ma era un’urgenza. Ci stava.

A Villacidro però - non se ne conosce ancora il motivo – l’avviso è stato reso noto il 2 dicembre, a rubinetti asciutti, cogliendo alla sprovvista i tanti cittadini privi di una riserva idrica. I disagi, molti, li hanno già narrati le cronache: non serve elencarli ora, quando in qualche modo, più o meno indolore, sono stati risolti.

Arriveranno, forse, spiegazioni. Qualcuno attendeva anche scuse. Se giungeranno ne scriveremo. Intanto i lavori procedono speditamente e dovrebbero terminare entro la settimana: merito dei lavoratori che non si sono risparmiati, operando a turni serrati e quasi sempre sotto la pioggia. Anche durante l'ultima notte, poche ore fa, sono intervenuti per mettere in sicurezza una perdita improvvisa che ha allagato completamente gli scavi.

Nel frattempo va sottolineato l’atteggiamento dei più colpiti, i commercianti di via Nazionale. Non si sono persi d'animo. Dopo l’iniziale, comprensibile arrabbiatura che li aveva portati addirittura a decidere di bloccare i lavori del cantiere, hanno tralasciato le polemiche e cercato di fare di tutto per ridurre il disagio: loro e dei loro clienti.

Visto che la strada è chiusa al traffico, ne hanno evidenziato l’aspetto più positivo: diversamente dal solito, è più facile trovare parcheggio. Si sono così improvvisati cartellonisti e hanno realizzato un invito esplicito per fare sapere a tutti che spingersi nel tratto di via Nazionale, divenuto un vicolo cieco, era ancora possibile. Ai negozi ci si può avvicinare ed è agevole parcheggiare, l’assenza di traffico poi aiuta anche la manovra d’uscita. Vittime del disagio che li ha colpiti, e a pochi giorni dal Natale, ma capaci di leggere la parte mezza piena del bicchiere. E non è poco.

Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata


Immagine in evidenza: I lavori in corso in piazza S'Osteria

Foto seguente: Lo striscione "fai da te" dei Commercianti
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