Banda particolare

«Credo che la musica sia il vero carburante per far ripartire culturalmente un’umanità ferita»

Quando ero giovane (nel secolo scorso) c’era una geniale pubblicità che imperversava su tutte le riviste musicali mainstream. Era di una grande azienda che produceva supporti per la registrazione casalinga, le famose musicassette vergini, facili da utilizzare, versatili, economiche.

Ho passato pomeriggi interi a registrare dischi su C46 o C90 (la cifra corrispondeva al minutaggio, 23 o 45 minuti per lato), sulla C90 ci stavano due Lp di normale durata, ricordo ancora la cassetta da 90 minuti con l’intero doppio dei Pink Floyd “The Wall”, e la possibilità di ascoltarlo nell’autoradio (se babbo voleva) o con il walkman (che però consumava subito le batterie per tirare tutto quel nastro).

Lo slogan della pubblicità era “musica prendimi l’anima”. Ci fu un periodo in cui pensai addirittura di tatuarmela, quella scritta. Una delle mie affermazioni ricorrenti, non a caso, è che la musica, dopo la donna, è la cosa più bella del mondo. E sono estremamente convinto di aver imparato di più dalla mia collezione di album che dall’intero ciclo scolastico svolto nella vita.

Ecco perché credo che la musica sia il vero carburante per far ripartire culturalmente un’umanità ferita dai colpi inferti dalla pandemia mondiale. La musica è il linguaggio universale per eccellenza, la prima forma di comunicazione che impariamo dal ritmo del cuore della madre.

In questi giorni sono stato ascoltato. Le due cose mi riguardano molto da vicino per diversi motivi, ma non prendetelo come autoreferenzialismo, a questi due eventi ho fatto da semplice e appassionato spettatore.

Recentemente si è rinnovato il consiglio direttivo dell’Associazione Musicale Santa Cecilia, di Villacidro, della quale fa parte una delle bande più longeve in Sardegna. All’antivigilia del primo centenario, che cadrà nel 2023, la presidente Concetta Vacca, dopo essersi spesa veramente corpo e anima per oltre trent’anni, passa l’impegnativo compito a un ragazzo di 23 anni, cresciuto nelle file dei musicisti della banda, Luca Pittau. Luca sarà supportato da un’altra musicista, la ventenne Maria Aresti, nel ruolo di vicepresidente. Ad abbassare ulteriormente la media dell’età del consiglio direttivo, anche la flautista Giulia Muntoni, 19 anni da compiere. In più, su 9 componenti del direttivo, solo due sono uomini.

Qualche giorno dopo, si sono tenuti i saggi della scuola secondaria di primo grado A. Loru, istituto a indirizzo musicale. I primi saggi aperti a un ristretto pubblico, dopo l’esperienza annichilente della quarantena globale dell’anno scorso. Per le studentesse e gli studenti della prima e della seconda, la prima occasione di mostrare i progressi nello studio degli strumenti, seppure a un pubblico di soli genitori e parenti molto emozionati.

L’anno scorso gli insegnanti di strumento si erano ingegnati per dare ai giovani allievi la possibilità di mostrare le proprie capacità, registrando i giovani musicisti in videolezioni, e montando successivamente i video con quella perizia artigianale che ha fatto grande il cinema italiano nel dopoguerra. Perché quando si ha un obiettivo ben definito, si studiano tutte le strategie per raggiungerlo, anche a costo di imparare ad utilizzare mezzi differenti dalla materia insegnata. E qualche insegnante curricolare dovrebbe fare tesoro di questa lezione.

Villacidro riparte dalla musica, e riparte dalla musica suonata, da giovani e giovanissime generazioni: buone note.

Giuseppe Diana © Riproduzione riservata

L'immagine in evidenza è tratta da Pixabay

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