Villanovaforru - La personale di Cuccuru sarà visitabile fino al 17 novembre
Inaugurata ieri pomeriggio a Villanovaforru la mostra personale dell'autore e pittore Lorenzo Cuccuru, dal titolo Bandidos e Balentes - Sardegna in chiaroscuro, ospitata nella Sala Mostre temporanee del Museo archeologico Genna Maria. Esposte, opere pittoriche e tavole illustrate realizzate dall’artista.
In apertura, dopo il taglio del nastro, gli onori di casa dei rappresentanti degli enti coinvolti: «Questa mostra - ha dichiarato il vicesindaco di Villanovaforru, Matteo Mandis, a nome di tutta l’amministrazione comunale - è un pezzo di storia della Sardegna ed è un onore avervi qui oggi», e Vilma Pilloni, referente della Società Cooperativa Turismo in Marmilla, che ha aggiunto :«Siamo veramente onorati di avere Lorenzo Cuccuru qui con noi. Questa è la 153esima esposizione allestita nella nostra sala mostre temporanea, e a breve ne seguiranno ancora altre».
Cuccuru, originario di Pozzomaggiore e residente da anni a Carbonia, esprime il suo profondo legame con la Sardegna, che ha appassionatamente studiato e rappresentato attraverso l'uso del chiaroscuro, alternando luce e ombra. Le sue opere, realizzate attraverso tecniche miste, evocano i riti magici, le sagre, le tradizioni popolari e i volti di un popolo, intrappolato tra l'antico e il moderno, tra banditi e uomini di buona volontà, tra feste e rinascite.
«Come potete vedere dalle mie opere - ha spiegato l’autore, Lorenzo Cuccuru - ho diversi modi e tecniche di lavorare. Ho fatto numerose ricerche sul banditismo in Sardegna, prima di portarvi qui i miei lavori completati».
L’artista ha raccontato la storia che sta dietro le sue opere, tra codice barbaricino, codice penale, faide, tra forme di banditismo antiche e più moderne e redditizie, come il sequestro di persona.
Le opere di Cuccuru sono esposte in tre sale diverse, ognuna delle quali ospita una tematica differente, avente sempre come fulcro la Sardegna. Tavole in bianco e nero raffiguranti personaggi legati al banditismo sardo con le loro storie, e ancora immagini dai colori accesi raffiguranti il Carrasecare sardo (Carnevale), l’Ardia di San Costantino a Sedilo e Pozzomaggiore, la processione di Corpus Domini, per finire con i volti in primo piano di donne e uomini sardi, dai quali trapelano forti emozioni, dirette a chi osserva.
Oltre all'esposizione artistica, l'inaugurazione ha ospitato anche la presentazione dei libri di Cuccuru, in dialogo con Alessandra Sorcinelli.
L'incontro si è sviluppato come un vero e proprio viaggio tra paesaggi mediterranei, antichi riti e moderni cambiamenti, tra parole e silenzi che hanno raccontato l'anima dell'Isola. «Sono stato definito un ricercatore-pittore - ha concluso Cuccuru - e questo mi ha fatto molto piacere, perché attraverso i miei studi e la mia arte cerco di condividere con gli altri delle realtà che si stanno perdendo».
La mostra sarà visitabile fino al 17 novembre, dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18. L’ingresso è gratuito.
Rachele Casu (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: Lorenzo Cuccuru (a destra) con il vicesindaco di Villanovaforru, Matteo Mandis, e la curatrice Alessandra Sorcinelli
Di seguito: l'inaugurazione con il taglio del nastro, e la locandina della mostra