Arbus - Sei domande in occasione della presentazione del suo libro d'artista "Spégu"
Davide Corda, 23 anni, originario di Arbus, ha studiato all’Isia di Urbino Progettazione grafica e comunicazione visiva. Appassionato di fotografia da circa otto anni, ieri ha presentato il suo libro fotografico dal titolo Spégu al Museo Corda Arti e Mestieri antichi della Sardegna.
Cos’è Spégu?
«Spégu è un libro d’artista che esplora l’effimero, la decomposizione dei ricordi e l’idealizzazione attraverso un racconto narrato con poesie e fotografie. Il libro è frutto di un intenso lavoro di ricerca e passione per fotografia e tipografia. La storia racconta una relazione tra due amanti, vissuta e raccontata in prima persona attraverso poesie scritte dopo la fine della relazione. L’ho realizzato in origine in quattro copie utilizzando il carattere mobile Garamone su carta rosaspina da 200g, con fotografie stampate su acetato, in positivo e negativo. Il libro d’artista in Sardegna non si vede molto, ho scelto di mitigare il rancore delle poesie con la dolcezza e di fare lo stesso attraverso il materiale: i bordi del libro sono ruvidi all’esterno ma morbidi all’interno.».
Cosa significa tornare ad Arbus e presentare un proprio progetto?
«Per me Arbus è un porto sicuro, un posto dove potere ritrovare me stesso. Quando si sta male, spesso si pensa che l’unica maniera per stare meglio sia sparire e chiudersi a riccio in sé stessi, ma invece penso che la soluzione migliore sia tornare dove si hanno le proprie radici e farsi guardare dagli occhi di una mamma chiamata Sardegna. Credo che Arbus sia il posto migliore per sognare e sono orgoglioso di aver presentato al Museo Corda insieme a Nicolò, il mio primo d’artista perché penso che questo luogo possa essere il punto di riferimento per i giovani che vogliono sognare, proprio come ha fatto Antonio Corda (il fondatore del museo, ndr) che un giorno di tanti anni fa ha sognato di costruire ad Arbus qualcosa di unico».
Pubblicare in libro d’artista nell’era del digitale che valore acquista?
«Pubblicare un libro d’artista è come costruire una scultura, dipingere un quadro o scrivere musica. Un libro d’artista oggi è un’esperienza tattile, visiva, emozionante, che avviene nel momento in cui il libro si vede anche senza essere un esperto. Un libro di carta è come un letto comodo, sicuramente aiuta a sognare meglio».
I giovani sono ancora appassionati della fotografia?
«La fotografia è un medium espressivo, penso esalti la parte inconscia del mio essere, è vita pura, un arcobaleno che esce quando le nostre parole non servono più. Oggi tutti possono scattare fotografie ma saperle usare con criterio è un’altra cosa. Il bello della fotografia è che però ne esistono tanti tipi, come esistono tante persone diverse.».
Come ha avuto inizio la sua carriera d’artista?
«Dopo il liceo mi sono sentito perso, non sapevo cosa fare e cercavo l’università che potesse darmi ciò che desideravo: un luogo dove la creatività potesse muoversi libera. Ho studiato due anni a Cagliari ma mi sono sentito in gabbia, poi ho trovato a Urbino ciò che mi mancava. Ci tengo a ringraziare il mio professore Stefano Veschi che rimarrà sempre il mio punto di riferimento, e il tutor di tipografia Andrea Guerra, che pur giovanissimo ha rappresentato per me un tesoro nascosto al quale ispirarsi: senza di lui il libro non sarebbe nato».
Cosa si sente di consigliare ai giovani che dopo gli studi sceglieranno la propria strada: seguire le passioni o la carriera? O entrambi?
«Il consiglio che mi sento di dare è di non fermarsi all’orientamento che ci viene proposto dopo il liceo. La Sardegna purtroppo è all’oscuro di alcuni istituti che possono invece essere punto di riferimento per i giovani che vogliono coltivare le proprie passioni e poi spenderle anche in ambito lavorativo. Anche quando vi capiterà di non trovare nulla, continuate a cercare perché è lì il vostro posto. Affrontate lo studio senza pensare che saranno altri anni di scuola: è bello, dopo, essere preparati e potere esprimere i propri ideali o inseguire i propri sogni».
Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: un momento della presentazione del libro Spégu, con l'autore Davide Corda, a destra, in dialogo con Nicolò Corda, a sinistra. (Foto MM Studio)