Bici uragica

 Segariu - Un omaggio all’arte poetica e al patrimonio culturale sardo

In un’atmosfera di incontro e condivisione, tra sacro e profano, la chiesa di Sant’Antonio del comune di Segariu ha accolto, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e della Pro Loco, la settima edizione del progetto BiciNuragica Poesia, un'omaggio all'arte poetica attraverso scrittura, musica, danza e cultura.

Curato da Ugo Magnanti, autore e ideatore di numerosi incontri letterari, il progetto vede la presenza di Claudio Marrucci, scrittore, traduttore e poeta, Maria Concetta Borgese, danzatrice coreografa, e la poeta Dona Amati. Il viaggio in bicicletta, avviato il 2 agosto 2024 a Muros, si è mosso verso sud, facendo tappa in undici comuni sardi (tra cui venerdì scorso anche Turri), gli stessi dove i quattro hanno organizzato incontri serali dedicati all’espressione artistica.

La manifestazione è organizzata da Fusibilia Associazione e da Medart, con il patrocinio del Festival Premio Emilio Lussu e delle associazioni culturali Alambicco e La Macchina Cinema.


Ogni appuntamento prevede il contributo di artisti locali, nell’intenzionalità di conoscere e scambiare un patrimonio culturale; nella serata di ieri, a Segariu, si sono esibiti Giuseppe Caddeu, poeta a s’arrepentina, e Luca Desogus, suonatore di launeddas.

Ad aprire l’incontro poetico, Maria Concetta Borgese con la lettura di alcuni componimenti tratti dal volume di Salvatore Cambosu, Miele amaro. Borgese ha poi colorato la scena con l’ausilio dell’improvvisazione estemporanea, interagendo emotivamente dapprima con la voce di Claudio Marrucci e poi con la melodia delle launeddas di Desogus. Marrucci ha raccontato come «BiciNuragica ti permette di conoscere il territorio, le origini, la storia». Riferendosi all’arte dell’improvvisazione, l’autore di Miles. Poesie in presa diretta ha letto diversi pezzi, cullati dal ritmo suggerito dalla tradizione afroamericana.


Un momento della serata è stato dedicato ad alcune delle anime inquiete di donne intrappolate nella dimensione materiale, che continuano a farE sentire la loro presenza nei luoghi in cui sono state uccise. Per la Sardegna, la marchesa Malaspina che dimorerebbe del castello di Bosa, Isabella Aymerich che infesterebbe il castello e il parco di Laconi e Violante Carros, presenza che aleggerebbe all’interno delle mura del castello di san Michele; storie racchiuse nel libro di Marrucci e Carmela Parissi, Fantasme.

«Abbiamo assunto - ha raccontato Magnati - delle suggestioni straordinarie nell’Isola; questo è per noi luogo e paesaggio ma, soprattutto un altrove, una chiave per interpretare la realtà, una risorsa per alimentare la vena poetica». L’autore si è impegnato in una lettura espressiva di alcuni componimenti tratti da Di allegorico miele. Rapsodie sarde.

«Portare la poesia alle persone – ha spiegato Amati - è sempre un’impresa difficile. BiciNuragica è un incontro intrinseco con sé stessi, un processo in cui la poesia rappresenta un vettore eccellente. Per gli autoctoni, la lingua sarda serve per comunicare un contenuto. Per noi è suono. È musicalità». Un viaggio, quello di BiciNuragica Poesia, che attraversa i luoghi, i paesaggi, i corpi, le emozioni.

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un momento dell'esibizione di Ugo Magnanti e Maria Concetta Borgese

Di seguito: un momento dell'esibizione di Giuseppe Caddeu e Luca Desogus

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