Cagliari - San Gavino - Inaugurata stamattina all'Exma la mostra "I manifesti cinematografici della collezione Senis, il cinema e l’arte dell’illustrazione"
Una pagina della storia di San Gavino è esposta da stamattina a Cagliari. I manifesti cinematografici della collezione Senis, il cinema e l’arte dell’illustrazione è un tuffo nel Cinema che non c'è più: tra la nostalgia da chi ha conosciuto le sale cinematografiche del dopoguerra e lo sguardo curioso di chi, più giovane, si accosta a un mondo di cui ha solo sentito parlare, ormai completamente trasformato.
La mostra inaugurata questa mattina all'Exma di Cagliari, espone ventisei affissioni cinematografiche inedite (locandine, fotobuste e manifesti), una campionatura di materiale illustrato accompagnata de veri e propri reperti d'epoca (macchinari, arredi originali, accessori), tutti provenienti dallo straordinario patrimonio del Cinema Olimpia di San Gavino, custodito dalla famiglia Senis.
E tra locandine e cimeli d'epoca, nelle sale dell'Exmà sembrava proprio di respirarlo l'odore di chiuso dei cinematografi di un tempo: luoghi magici dove i sogni del pubblico, con tutta la potenza dell'immaginazione, prendevano forma staccandosi dalle pellicole di celluloide, in sale avvolte nel fumo delle sigarette e attraversate dal fascio di luce che dalla cabina di proiezione si materializzava sullo schermo.
Il Cinema Olimpia di San Gavino, è stato in attività fino agli inizi degli anni Novanta, quando lo sviluppo della digitalizzazione, l’home-video e il videonoleggio, cambiarono le sorti della fruizione cinematografica.
Nato come sala all'aperto, nel 1928, si chiamava Cinema Savoia. L'iniziativa fu di Silvio Senis, un piccolo imprenditore agricolo dalla mente brillante e visionaria, che comprese le potenzialità del cinema, anche come risorsa economica alternativa. Le vicende del cinema si sono poi intrecciate con le dinamiche storiche e di costume del Novecento, diventando per oltre cinquant'anni un luogo fondamentale di incontro e socializzazione per la comunità locale.
La collezione è una rappresentazione diretta e palpitante di una memoria storica, quella del cinema, che ha coinvolto l'evoluzione culturale e del costume, dei cittadini e del territorio. Per oltre cinquant'anni, il cinema della famiglia Senis è stato non solo una sala di proiezione cinematografica ma un luogo di incontro e socializzazione, testimone delle vicende economiche e sociali di San Gavino e dei suoi dintorni.
Oggi sono circa ottomila le locandine e i manifesti custoditi dalla famiglia Senis, in parte sotto tutela della Soprintendenza per il valore storico e culturale che rappresentano. Certe locandine sono meraviglie grafiche, capaci di fare leva sull'immaginario del pubblico: un linguaggio figurativo popolare, immediato e innovativo, capace di stimolare l'immaginazione di intere generazioni.
La mostra, visitabile a Cagliari fino al 31 agosto, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 è stata ideata e organizzata da Orientare con la collaborazione del responsabile della collezione, Giorgio Senis (nipote del fondatore del cinema di San Gavino), il patrocinio del Comune di Cagliari, la consulenza tecnico-scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.
Per tutta la sua apertura la mostra sarà accompagnata anche dalla proiezione di un ciclo di film: giovedì 11 luglio La terra delle donne, di Marisa Vallone; 18 luglio Donne di miniera, di Roberto Carta; 25 luglio Ritratti di famiglia, di Manuela Tempesta; 1 agosto Tensione superficiale, di Giovanni Aloi. Le proiezioni avranno tutte inizio alle 19,30 nella Sala conferenze dell’Exma.
Alla cerimonia di presentazione di oggi, hanno presenziato per San Gavino il sindaco Stefano Altea, l'assessore alla Cultura Riccardo Pinna e la consigliera con delega ad Arte, Pari opportunità e Politiche giovanili, Emanuela Cruccu.
Con loro, alla sua prima uscita pubblica, la neo assessora alla Cultura del Comune di Cagliari, Maria Francesca Chiappe, che ha commentato: «La collezione Senis ha un grande valore artistico e sociale, e anche storico. Ciò che maggiormente colpisce è la scansione temporale dei manifesti, che attraverso la loro forma di comunicazione ci trasportano nel tempo».
Durante la presentazione della mostra si è parlato anche degli sviluppi futuri previsti per l'ex cinema Olimpia, interessato da un progetto che dovrebbe portarlo a diventare un Museo stabile del cinema, ma anche uno spazio aperto, inclusivo e multifunzionale che divenga un polo culturale e aggregativo a tutto tondo: in fondo una funzione ricoperta egregiamente dai cinema di provincia per tanti decenni.
Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: Giorgio Senis, nipote del fondatore del cinema di San Gavino, mentre racconta la storia del Cinema Olimpia
Di seguito: alcuni scatti dell'inaugurazione. Nell'ultima immagine: Emanuela Cruccu, Stefano Altea e Riccardo Pinna