Arbus - Gruppo archeologico Cugui: «Il successo a Monumenti aperti è un nuovo punto di partenza»
Nuove prospettive per le Terme romane ad Arbus, dopo il successo riscosso dal sito durante la manifestazione Monumenti aperti 2024 - Spazio per i sogni, dello scorso fine settimana, dove in tantissimi hanno potuto ammirare l'area con i resti che testimoniano l'antico insediamento termale.
Le terme, denominate di Santa Sofia per la loro posizione, si trovano a meno di 500 metri dal campo sportivo, alla periferia sud-ovest di Arbus. Santa Sofia dà il nome all’area geografica dove anticamente sorgeva una Chiesa bizantina e fino al 1650 c’era un villaggio di nome Adda.
Attualmente sono visibili soltanto tre lacerti murari distinti, due dei quali inglobati in un muretto a secco; i primi due sono pertinenti a pilastri angolari e il terzo è un tratto di muratura ad essi contiguo. La struttura è stata quasi completamente distrutta; alcuni settori intorno alle murature superstiti possono conservare sotto i tre muri ulteriori lacerti murari.
«Sarebbe bello – ha sottolineato il presidente del Gruppo archeologico Cugui, Francesco Ventaglio - che le persone si avvicinassero al sito, delle terme si vede poco ma possiamo raccontare bene la loro storia ugualmente. Come gruppo inoltre abbiamo in custodia dieci sentieri. Ad Arbus in tanti conoscono l'esistenza di siti archeologici anche se non sempre conoscono l'esatta ubicazione dei luoghi, ma stiamo riuscendo a stuzzicare la curiosità degli arburesi e anche dei turisti. I soci sono stati efficaci nello stimolare la curiosità di visitatori presenti a Monumenti aperti e abbiamo trovato molto utile unire alla giornata anche altre manifestazioni».
Il Gruppo archeologico Cugui prende il nome da un altro sito di epoca nuragica presente nel territorio arburese, il nuraghe di Cugui, che si trova su di una collina in direzione di Fluminimaggiore ed è accessibile dalla zona di Canau.
«Ho avuto il piacere, nell'ambito di Monumenti aperti di partecipare con il Gruppo archeologico Cugui e fare visitare uno dei siti forse meno conosciuti del paese – ha spiegato Lorenzo Vacca, membro dell’associazione Cugui - il numero di visitatori è stato un successo e vedo questo risultato come un punto di partenza. Se vogliamo dare un futuro al paese, esso non può prescindere dalla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti, ad Arbus abbiamo il nostro Spazio per i sogni e allora cerchiamo di sognare tutti insieme un futuro migliore».
Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza e seguente: il sito con i resti delle Terme romane, ad Arbus