Cabina via Marconi

 Guspini - Inaugurata la nuova opera di Giorgio Casu in via Marconi

Da elementi urbani grigi e anonimi a opere d’arte che coniugano estetica e appartenenza.
Continua a Guspini l’opera di riqualificazione delle cabine elettriche: di ieri l’inaugurazione del lavoro di Street art in via Marconi, realizzato dall’artista sangavinese Giorgio Casu in collaborazione con l’associazione Non solo Murales di San Gavino Monreale, su idea del Comitato dei cinquantenni (leva del ’70).

Il progetto conclude l’opera di riqualificazione urbana attraverso la Street art nato all’inizio del 2022 ad opera dell’assessorato alla Cultura e che ha coinvolto diverse realtà locali.

Dall’idea progettuale dell'illustratore guspinese Carlo Giambarresi, il primo murale in collaborazione con E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, è un omaggio a Gino Strada. Nel secondo, un team di architetti ha invece portato avanti un intervento di rigenerazione dello spazio dei giardini pubblici Joyce Lussu attraverso un’operazione di scrittura collettiva a cui hanno preso parte bambine e bambini del Centro di aggregazione sociale.

Quello inaugurato ieri è il terzo murale, e come ha spiegato l’assessora alla Cultura Francesca Tuveri: «Nasce da un’idea condivisa tra Assessorato alla Cultura e il Comitato di cittadini e cittadine cinquantenni (leva 1970) all’interno del progetto Ridisegnare cabine di E-Distribuzione. Ha la duplice valenza di decoro urbano - attraverso un'operazione artistica di Street Art nella cabina Enel che si trova tra le vie Marconi e la perpendicolare Boccaccio - e di comunicare il legame prezioso tra memoria e prospettiva».

L’artista Giorgio Casu, in arte Jorghe, ha approfondito la scelta artistica: «L’opera è caratterizzata da un astrattismo magico e rappresenta la rinascita e i giochi antichi. Racconto una favola che ricorda la libertà espressiva del mondo infantile ma anche i lavori degli anni ’20 dei pittori Paul Klee e Vasilij Kandinskij».

Per il presidente dell’associazione Non solo Murales di San Gavino Monreale, Riccardo Pinna: «Il lavoro di Guspini si inserisce in un percorso di dialogo con E-Distribuzione: la speranza è andare ben oltre Guspini, c’è una grande disponibilità da parte del gruppo Enel. Il Comune di Guspini ci ha coinvolto grazie anche all’esperienza che in otto anni l’associazione Skizzo ha consolidato. Continuiamo a tenere San Gavino come base e centro originario dell'esperienza, ma la Street art va in giro e contamina, come fa la nostra associazione: ospitando artisti e cercando a nostra volta di contaminare il territorio con il colore. Nei progetti c’è sempre un artista capofila ma anche una grande squadra dietro. Un percorso di rigenerazione urbana che tenendo San Gavino come baricentro si allarga a tutta la Sardegna, sperando di andare sempre oltre. Crediamo nella Street art come strumento di riqualificazione urbana, sociale e non solo».

Cinzia Pinna del Comitato dei cinquantenni ha ripercorso il coinvolgimento del comitato: «Rinviato il progetto iniziale a causa della pandemia, e cioè lasciare un ricordo della leva 1970 alla nostra cittadina, ciascuno di noi ha messo a disposizione una piccola quota che grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla cultura e insieme alle somme stanziate dall’amministrazione comunale è servita alla realizzazione di un murale che abbellirà uno scorcio del paese».

Un paese più colorato che restituisce gradevolezza sia ai residenti sia ai visitatori: «Un auspicio a tenere vivi colori e memoria per rinsaldare i legami della Comunità - ha concluso Francesca Tuveri - tracciare un’altra geografia collettiva. I segni sono misteriosi e fantastici, quasi suggestioni. Alcuni rimandano agli antichi giochi in legno ormai smussati dal Tempo, altri digradano in aloni e sfumature, oscillano e quasi galleggiano dentro e fuori linee curve e ondulate. Come un puzzle scomposto di ricordi che fluttuano su fondali azzurri. E’ un mondo chiaro e solare di segni che portano con sé la sfera felice di una natura ciclica, e la sua lettura è facile, come quella delle fiabe. Il profilo e i colori dell’edificio si armonizzano così con il contesto urbano riqualificando un nuovo spazio lungo una delle strade più trafficate che da Guspini conduce alle Miniere di Montevecchio e al mare della Costa Verde».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata