Murale Gino Strada

 Guspini - Il volto del pacifista accoglie chi entra in paese da via Matteotti

Lo sguardo di Gino Strada campeggia sulla cabina dell’Enel e accoglie chi entra a Guspini dall’accesso di via Matteotti.

Il nuovo murale è stato ufficialmente inaugurato questa sera in una sobria cerimonia, tra gli applausi della piccola folla di cittadini che hanno apprezzato l’iniziativa, dal significato simbolico ancora più pregnante, in questo momenti dove i venti di guerra stanno dominando l’attualità.

All’inaugurazione dell’opera, Omaggio a Gino Strada, hanno presenziato il sindaco di Guspini Giuseppe De Fanti, l’assessora alla Cultura Francesca Tuveri, e una rappresentanza di E-distribuzione, che ha sostenuto il progetto dell’assessorato alla Cultura con l’impegno a favore della street art, già concretizzato nel programma Ridisegnare cabine (vedi la galleria fotografica).

«L'arte aiuta a disegnare nei nostri paesi una geografia più umana e meno misera - ha detto l’assessora Tuveri - ma questo intervento di miglioramento del decoro urbano è portatore anche di un forte messaggio sociale, e risponde all'esigenza oggi ancora più pressante, di ribadire la scelta della pace e il ripudio della guerra: principio instancabilmente difeso da Gino Strada e sancito anche nell'articolo 11 della Costituzione Italiana. Penso che questa sia anche l’occasione per ribadire quanto servano politiche di Pace in Ucraina, così come negli altri 36 fronti dove altre guerre sono in corso».

Carlo Giambarresi, guspinese, illustratore di fama, con importanti collaborazioni anche internazionali (The New York Times, Corriere della Sera) ha curato la realizzazione dell’opera: «Ho accettato la proposta per questo intervento in onore di Gino Strada e ho sposato la causa, tenendo conto del personaggio e dei tempi che stiamo vivendo. È stata la prima volta che mi sono cimentato in un murale, solitamente lavoro al chiuso di uno studio: per questo è stato fondamentale il supporto fornito dagli amici muralisti più esperti».

Tra questi, è intervenuto all’inaugurazione, Riccardo Pinna, dell'Associazione Skizzo, che a San Gavino (e non solo) ha promosso il progetto Non solo murales. Ha parlato del ruolo della street art come: «Restituzione del decoro ai cittadini dei nostri paesi. Con i nostri progetti cerchiamo si sviluppare anche il senso di cittadinanza attiva, perché in fondo i paesi sono di chi li abita. In Sardegna il muralismo non lo abbiamo certo inventato noi, che siamo orientati su un linguaggio più vicino all'arte contemporanea: messaggi che parlano all'oggi e che Carlo Giambarresi ha interpretato perfettamente con una forma contemporanea, e attraverso la figura di Gino Strada, esprimendo il concetto del no alla guerra e del si alla pace».

Non poteva mancare anche una rappresentanza di Emergency, l’organizzazione umanitaria italiana di cui Gino Strada è stato tra i fondatori, nel 1994. «Avere scelto di rappresentare con un murale Gino strada significa che siete una comunità sana» ha detto Miranda Corda, in rappresentanza di Emergency Sud Sardegna. Rivolgendosi ai guspinesi, Corda ha poi commentato, riferendosi all’opera: «Colpisce il suo sguardo. Dolce ma al tempo stesso irritato, perché al mondo ci sono ancora oltre trenta guerre», e ha concluso ricordando la campagna di Emergency Uno straccio di pace, "Si vis pacem, para pacem”: se vuoi la pace, prepara la pace.

Red. Isp © Riproduzione riservata

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