Morirete cinesi

 Villacidro - Apprezzato lo spettacolo teatrale di Federico Rampini e Roberta Giallo

Applausi e un po' di disorientamento tra il pubblico che ha assistito ieri sera al racconto teatrale Morirete cinesi, spettacolo di apertura della settimana culturale del trentaseiesimo Premio letterario Giuseppe Dessì, a Villacidro.

Nel cortile di Casa Dessì è stata proposta una lettura insolita e per molti versi destabilizzante del rapporto tra Oriente e Occidente. Sul palco Federico Rampini, che ha interpretato il suo monologo, costruito sull’idea originale di proporre una prospettiva insolita e decisamente irrispettosa del politicamente corretto, dando voce alla narrazione dell’uomo più potente della Cina, Xi Jinping.

Ascoltare, nel breve tempo della rapppresentazione teatrale, le parole raccontate dal punto di vista della prospettiva cinese è stata un'esperienza capace di creare dissonanza e di mettere in discussione molte delle nostre presunte certezze. Da Morirete cinesi esce un confronto impietoso tra le virtù di una Cina sempre più egemone e un occidente sempre più in declino.

Il racconto enunciato dal noto giornalista e saggista ha ribaltato le convinzioni e le convenzioni che ci hanno sempre fatto ritenere di essere collocati nella parte centrale del mondo. Un monologo, quello di Rampini, che smonta a una a una tutte queste supposte certezze, ricordandoci quanto invece storicamente e attualmente siamo stati e continuiamo a essere subalterni alla Cina.

«La loro lettura del mondo – ha detto Rampini alludendo ai cinesi - parte della consapevolezza di appartenere ad una civiltà molto più antica della nostra. Con una storia molto più lunga di quella greco romana o giudaico cristiana, nell'arco della quale sono stati per la maggior parte del tempo più avanti a noi, sia dal punto di vista economico che tecnologico e scientifico. E questo sta tornando. Stanno uscendo da quella che per loro è stata una breve, ma umiliante parentesi di decadenza, a cavallo tra Ottocento e Novecento».


Il racconto del giornalista di Repubblica è stato condiviso sul palco e supportato nell'azione recitativa dagli interventi musicali e scenici di Roberta Giallo, cantautrice poliedrica e caratterizzata da una raffinata e originale vocalità, che sfugge alle più abituali classificazioni di genere musicale.

Per lo spettacolo Morirete cinesi l'artista, bolognese d'adozione, ha appositamente composto le musiche e i testi ispirati ai temi della narrazione ideata da Rampini. Tra i brani eseguiti da Roberta Giallo, calorosamente apprezzata dal pubblico villacidrese, anche una suggestiva anteprima di Fossi stato allevato dalle Scimmie, su musica della cantautrice e testo del fotografo e poeta Giovanni Gastel, recentemente scomparso per effetto del Covid.

L’apertura degli eventi della settimana culturale del Premio Dessì era iniziata alle 17 con Buona la prima, inaugurazione e presentazione della mostra Copertine dell’anno, a cura di Stefano Salis (allestita nei locali dell'ex Mulino Cadoni), seguita alle 18 dall’incontro con Teresa Ciabatti che ha presentato Sembrava bellezza, con la partecipazione di Lucia Cossu e, alle 19, da Anna Zafesova, che ha presentato Navalny contro Putin, con la partecipazione di Massimiliano Rais.

R. Isp. © Riproduzione riservata

Immagine principale: Federico Rampini e Roberta Giallo in un momento dello spettacolo Morirete cinesi (foto Luisa Cuccu per Fondazione Dessì)


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