Villacidro - Tutto esaurito in b&b e agriturismi per la gara di resistenza equestre
Villacidro si scopre capitale dell’endurance equestre.
Successo domenica scorsa per la manifestazione valida come seconda tappa del Trofeo Agris e quarta tappa della Coppa Sardegna di endurance equestre.
Ben 39 i cavalli partecipanti (mediamente a queste tappe ne partecipano una trentina) e una grande vetrina di promozione turistica per Villacidro, che ha fatto registrare il tutto esaurito nelle sue strutture ricettive.
Compiaciuto per il risultato raggiunto, Giacomo Galliano, che ha parlato da portavoce degli organizzatori: «È stata una bella giornata di sport e di competizione, ma anche di socializzazione, amicizia ed allegria. Una manifestazione che ha portato Villacidro, con la sua struttura dedicata all'ippica e i suoi paesaggi, a primeggiare nel panorama dell'endurance isolano e non solo».
Tre le categorie di percorso, di cui la più lunga era di 81 chilometri. Tutte con partenza e arrivo all’ippodromo, e articolate su un percorso che si snodava completamente nelle campagne limitrofe.
I partecipanti sono giunti da tutta la Sardegna, e a testimoniare l’importanza della tappa villacidrese, che fa parte di un calendario nazionale, è stata la presenza di due figure di grande spicco nell’ambiente: Gianluca Laliscia e Giovanni Porcella.
Il primo, campione mondiale e tecnico federale di endurance, arrivato dall'Umbria per presenziare alla gara e per valutare la struttura dell'ippodromo di Villacidro; il secondo, veterinario, di Teulada, riconfermato da tutte le 17 contrade di Siena come veterinario ufficiale del Palio, anche quest'anno.
Un elemento fondamentale dell’endurance, che è una gara di resistenza, è la costante attenzione alla salute del cavallo, che viene attentamente monitorato da una commissione veterinaria prima, durante e al termine della gara. Battito cardiaco, tono muscolare, idratazione e camminata sono i principali indicatori presi in esame per decretare lo stato di benessere dell’animale.
Non a caso sono previste soste obbligatorie di almeno 30 minuti per ogni fase, prima che il cavallo intraprenda la fase successiva. In tal modo l'animale ha tempo per potersi rilassare, nutrire e recuperare parte dello sforzo.
È presente anche nell'endurance una spiccata componente agonistica, ma la vittoria non sempre viene assegnata a colui che taglia il traguardo per primo: in questa disciplina il responso della commissione veterinaria è di gran lunga più importante di quello del campo di gara e conta molto l’arrivo in sella a dei cavalli in ottime condizioni fisiche.
Per questo motivo la dote migliore di un cavaliere di endurance è la capacità di sapere dosare al meglio le energie del suo compagno di gara a quattro zampe.
R. Isp. © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza e seguenti: diversi momenti della gara di endurance (foto Marco Concas)
