Tennis Club Arbus

 Arbus Dalle restrizioni a un nuovo inizio per il Tennis Club

Il Tennis club ad Arbus è una società attiva ormai da diversi anni: nel corso del tempo il numero dei soci è cresciuto da una trentina dell’inizio agli attuali 106.
Durante questo ultimo anno di restrizioni sanitarie anche la loro attività sportiva si è fermata ma questo non ha impedito alla società di portare avanti i lavori di completamento dei due campi da tennis.

«Il Covid non ci ha fatto perdere d’animo – spiega il presidente Daniele Pusceddu – abbiamo anzi approfittato dello stop dell’attività sportiva per ultimare i lavori. Tolto il lato estetico, il campo è stato migliorato proprio perché non ci sono stati gli atleti in questo stop forzato e nella disgrazia abbiamo colto il vantaggio. Le normative ci hanno anche in parte aiutato in quanto il tennis non è uno sport di contatto e durante i periodi di apertura abbiamo potuto proseguire con l’attività sportiva per quanto riguarda gli allenamenti, sospesa invece per quanto ha riguardato i tornei».

I lavori, che hanno principalmente previsto una sistemazione del fondo dei campi e altre manutenzioni della struttura, sono stati svolti dai soci e dal direttivo in modo totalmente volontario: «Il valore aggiunto e questo lo dico da ingegnere, è che le persone che hanno collaborato hanno anche imparato un mestiere – continua Pusceddu - qualcuno non aveva mai preso in mano né un cacciavite né una cazzuola. Dobbiamo ringraziare i professionisti di Arbus, gli artigiani, gli idraulici e gli elettricisti che ci hanno dato una grossa mano e i negozi che ci hanno permesso di ritirare i materiali con un “pagherò quando potremo fare i tornei”: è stato un lavoro per Arbus fatto da tanti arburesi. Il Comune ci aveva dato un contributo che noi abbiamo saputo valorizzare, eseguendo lavori per un totale di 90 mila euro grazie alla collaborazione dei soci. I complimenti quindi vanno al direttivo, ai soci e alle imprese di Arbus».


Sono numerosi i tennisti che da Gonnosfanadiga, Guspini e Sanluri si spostano ad Arbus per giocare e infatti, disponibilità all’aiuto era giunta anche dal vicino club di Gonnosfanadiga: attività che non si è potuta concretizzare a causa del divieto di spostamento tra i paesi che vigeva nel primo lockdown.

La società, il cui direttore sportivo è Sergio Vaccargiu, conta attualmente più di cento soci, di cui 30 sono under 16. Variano tra dodici e quindici all’anno i tornei organizzati e 320 le sfide tra i soci. Si tratta di un’associazione sportiva a forte socialità, ma anche molto social, come ha spiegato Fabio Atzeni, vicepresidente del club: «gestisco il gruppo su Facebook: ci ha aiutato molto a fare conoscere non solo tutte le fasi dei lavori ma anche le varie manifestazioni che portiamo avanti dopo le riaperture delle strutture sportive».

Aggiunge Fabio Atzeni: «grazie al beach tennis abbiamo avuto la possibilità di far avvicinare al nostro sport anche chi non aveva mai impugnato la racchetta siamo pienamente soddisfatti dei cambiamenti realizzati nella struttura, abbiamo superato i 100 iscritti e questo ci spinge a fare ancora meglio nel futuro».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza e seguente: i campi da tennis di Arbus (foto Andrea Garau)

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