Francesco Murtas

 Gonnosfanadiga - Giovanissimo e con tante idee chiare sul ruolo della scrittura: a tu per tu con Francesco Murtas

L'atto di scrivere come una spinta interiore, un mezzo di comunicazione irrinunciabile e uno strumento per sondare la verità. Questa in estrema sintesi la passione che ha portato Francesco Murtas a pubblicare la sua raccolta di poesie Primulae Flos.

Nonostante la sua giovanissima età - è nato nato a Cagliari nel 2004 e da sempre è residente a Gonnosfanadiga - Francesco Murtas rivela una solida profondità quando parla della sua grande passione, la scrittura: «Credo che tutti i linguaggi, dalle lettere alla scienza, siano importanti per dare un'interpretazione della realtà. Nel mio caso ho cominciato a scrivere durante il periodo di reclusione forzata per via del Covid, mi sono sperimentato con un racconto breve, con il quale ho partecipato a un concorso letterario, Cartabianca, su indicazione di un mio insegnante: l'esito è stato positivo perché sono stato anche pubblicato».


Diplomato al liceo scientifico Marconi-Lussu di San Gavino, Francesco Murtas è iscritto alla facoltà di Filosofia dell'università di Cagliari. Parla della sua passione per la scrittura all'insegna della trasversalità: lo testimoniano i tanti argomenti toccati dalle poesie raccolte in Primulae Flos, raggruppati nei capitoli “estetica ed edonismo”, “vanità”, “vita” ,“passioni”, “etica”, “guerra e pace”, “donne e patria”, “stagioni e colori”, “levitas”.

«Credo che sia molto importante educare alla lettura - ci tiene a sottolineare il giovane autore - soprattutto delle poesie: una poesia ben letta conferisce un tono superiore all'opera, la trasforma. Io stesso mi sono stupito sentendo declamare una mia poesia da un'attrice professionista, Cloris Brosca, e mi sono chiesto "caspita, ma queste parole le ho scritte io ?": quasi non ci credevo».

Anche le preferenze letterarie di Francesco Murtas sono vaste ed eterogenee, come gli argomenti toccati dalle sue poesie. Dello stile di Primulae flos vuole sottolineare un particolare aspetto: «i miei versi possono apparire pessimisti, per quanto, viceversa, sono piuttosto ottimisti e, con l’uso della parola e della voce, cercano di andare contro un nichilismo formale che non ha poi riscontro con la vita stessa».

Il giovane poeta - anche se non vuole essere incasellato in questa categoria - presenterà il suo libro domani (venerdì 10 novembre) alle 17,30 alla biblioteca comunale di Gonnosfanadiga, in via Gramsci, 19: sarà la sua prima presentazione pubblica ma, ne siamo convinti, la prima di una lunga serie.

Redazione Isp © Riproduzione riservata


Primulae Flos

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