Elisa Fonnesu

 Villacidro -Impressioni su "Cammino in terra sarda", ultimo libro di poesie di Elisa Fonnesu

Da villacidrese adottivo - compio in questi giorni un terzo della mia vita nel Paese d'ombre - condivido volentieri le sensazioni (per le recensioni ci sono gli specialisti) provate nell'accostarmi a Cammino in terra sarda, raccolta di poesie di Elisa Fonnesu, pubblicata per Nemapress Edizioni nel marzo 2023, introdotta da una ricca prefazione di Neria De Giovanni.

Elisa Fonnesu, villacidrese, una vita per l'insegnamento, ha raccontato come la sua vocazione per la scrittura sia sbocciata in piena maturità: «le prime composizioni sono state filastrocche per i miei alunni. Poi piano piano ho dato sfogo all'esigenza di scrivere poesie ispirata dalla bellezza della nostra terra, lasciando trasparire anche qualcosa di me. Per anni ho tenuto i fogli con queste poesie nei cassetti, fino a quando ho deciso di lasciarle libere e pubblicarle».

Semplicità e appartenenza sono le due parole chiave che meglio sintetizzano ciò che più colpisce di questo lavoro. Semplicità nel linguaggio adottato e senso di appartenenza robusto e sincero, comunicato con fierezza.

Un linguaggio che si percepisce come naturale, non artefatto, molto funzionale a mettere a fuoco e offrire il primo piano alle immagini e agli elementi via via estratti dal ricco scrigno ambientale e naturalistico messo a disposizione dalla terra sarda.

Sono soprattutto gli elementi della natura e le riflessioni suscitate dalla loro osservazione, i veri protagonisti di queste poesie. Non c'è spazio per enfatizzazioni stilistiche e ornamenti linguistici, che toglierebbero freschezza e centralità a ogni pianta, ogni roccia, ogni profumo descritto ed evocato.

Queste immagini, frutto di una capacità di osservazione arguta, alimentano il già citato aspetto dell'appartenenza, che emerge imponente pagina dopo pagina. Un'appartenenza vera e sincera, mai folcloristica, un sentimento che spicca ovunque e si mostra inossidabile.


Colpisce, di queste poesie, la capacità di raccontare attraverso la magia del soffermarsi. Di fronte alle piccole cose, ai particolari: un fiore, una pietra, un sentiero, ma anche agli scenari dalle vastità più abbraccianti, come il mare, il vento, le montagne.

Va sottolineato anche che nella raccolta non si compie solo una celebrazione del bello, e non si evocano unicamente le immagini di fascinazione che pure l’Isola ci dispensa quotidianamente a piene mani. Tra le poesie di Fonnesu emergono anche riflessioni dal sapore amaro, come quelle ispirate dalla cenere dei roghi o dal rimpianto del migrante per la terra lasciata.

Che siano lette in un afoso pomeriggio estivo o centellinate al caldo invernale di un caminetto, le poesie di questa raccolta restituiranno di volta in volta colori, profumi, consistenze e sapori veri, sinceri. Cammino in terra sarda è una lettura consigliabile, soprattutto perché celebra la capacità di soffermarsi, osservare, riflettere, lasciarsi meravigliare, come ben definito dai versi di chiusura della poesia intitolata Giglio marino:

[...] E questa mia Terra
che affascina lo sguardo,
non finisce mai di stupirmi. [...]

Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Elisa Fonnesu mentre mostra il suo libro

Foto seguente: prima e quarta di copertina del libro "Cammino in terra sarda"


Elisa Fonnesu, copertina
Elisa Fonnesu, copertina quarta