Daniele Mocci

 San Gavino  Un gioco narrativo che educa i più piccoli al corretto utilizzo della lettera acca

Uscirà martedì prossimo (17 maggio) per Mondadori I cercatori dell’acca perduta, il nuovo libro di narrativa illustrata per bambini e ragazzi di Daniele Mocci, autore e sceneggiatore sangavinese, tra i fondatori dell’associazione Chine Vaganti.

I protagonisti della storia, con le illustrazioni di Aurora Cacciapuoti, sono Mino e Sara, due gemelli di otto anni che abitano in un mondo in cui è possibile imbattersi fisicamente nelle parole sempre di buonumore. Da un giorno all’altro però, queste diventano tristi e scontrose perché viene a mancare loro qualcosa: l’acca.

Spetterà ai due giovani protagonisti il compito di scoprire, con l’aiuto di altri personaggi in un susseguirsi di avventure che richiamano giocosamente il primo capitolo della saga di Indiana Jones, cosa ci sia dietro la sparizione della lettera del nostro alfabeto che crea spesso problemi, non solo ai bambini, per poi rimetterla al posto giusto.

L’idea per il racconto nasce in occasione di un contest il cui obiettivo era raccogliere nuovi spunti da proporre alle case editrici. All’epoca ignorato, è la Mondadori quattro anni dopo a cogliere le potenzialità di un progetto che investe i bambini di una responsabilità importante e allo stesso tempo mette in luce le contraddizioni di una società che a tratti sembra mostrare segni di regressione: «a quasi sessant’anni dalla pubblicazione del racconto breve di Gianni Rodari - L’acca in fuga - è cambiato poco o niente. Anzi, molte cose sono pure peggiorate con la differenza che la società di sessant’anni fa stava ancora acquisendo un’alfabetizzazione di massa che, fino ad allora, non aveva mai avuto, mentre oggi in tanti casi sembra di assistere a un analfabetismo di ritorno. Volevo scrivere una storia in cui sono i bambini a capire ancora prima dei grandi cosa sta succedendo alle acca, perché temo che gli adulti commettano molti più errori dei bambini nell’uso di questa lettera dell’alfabeto», ha spiegato Daniele Mocci.


I cercatori dell’acca perduta si rivolge a lettori e lettrici a partire dai sette anni d’età e si presenta con un’impostazione grafica ad alta leggibilità, che tiene conto di eventuali difficoltà nella lettura da parte dei fruitori.

A fare da appendice alla storia c’è l’Accabolario, un mini dizionario interamente dedicato alla lettera acca e alle particolarità che la sua presenza o assenza può portare all’interno di una stessa parola.

Mocci, già autore per Mondadori con il libro per ragazzi Coda di castoro, uscito lo scorso anno, e dei romanzi L’ultimo giorno di primavera (2019) e La memoria delle forbici (2021) per la casa editrice Condaghes, – ha raccontato da cosa si possa trarre ispirazione per la scrittura: «Rodari è il più grande maestro per chiunque decida di scrivere un libro per bambini o per ragazzi. Tuttavia, la fonte di ispirazione viene da ciò che oggi si legge un po’ dappertutto, a partire dai post sui social network, per proseguire con certe scritte sui muri o anche nelle vetrine di qualche negozio».

Sabrina Abis © Riproduzione riservata


Immagine in evidenza:  Daniele Mocci

Di seguito: la copertina del libro

I Cercatori DellAcca Perduta

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