Guspini - Medio Campidano - Inclusione sociale e cittadinanza attiva: il bilancio di "Elisir" e "Officina Giovani"
Si è tenuto ieri nella sala del Cine-Teatro Murgia di Guspini il seminario conclusivo dei progetti Elisir e Officina giovani, che ha messo al centro temi cruciali per le comunità del Medio Campidano: inclusione sociale, cittadinanza attiva e benessere collettivo.
I progetti Elisir e Officina giovani - destinatari, i giovani in fascia adolescenziale, e gli adulti in età pensionabile - si sono svolti ad Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, San Gavino e Villacidro nell'ambito dei Servizi Socio Educativi Plus (Piano Locale Unitario Servizi) Distretto di Guspini e gestiti dal Consorzio Network con la consorziata cooperativa Alfa Beta.
Numerosi gli interventi, che hanno spaziato sulle tematiche del welfare, educazione,longevità toccando le sfide sociali e demografiche che investono anche le comunità del Medio Campidano.
«Tutti dobbiamo essere portatori di valori e di modelli educativi», ha introdotto Luisa Angela Pittau, responsabile coordinatrice ufficio di piano del distretto di Guspini, sottolineando quanto la comunità che insegna rappresenti un importante strumento contro la povertà educativa.
Anna Paola Atzori, vice presidente del Consorzio Network e presidente della cooperativa Alfa Beta, si è servita di una citazione significativa dello psicologo Charles Osgood per rappresentare la necessità di responsabilità condivise all'interno di un gruppo: «Questa è la storia di 4 persone: Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Nessuno capì che Ognuno l’avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare».
Giuseppe Fara, fra i massimi esperti in Sardegna di ricerca demografico-sociale, ha parlato di fragilità progressiva dovuta a calo della natalità e spopolamento. I paesi del Plus negli ultimi anni hanno perso circa 8mila abitanti, pari al 10 per cento della popolazione e secondo i demografi, nel decennio 2025-2035, in Sardegna sparirà il 7 per cento di abitanti. Da lì l'urgenza di controllo, da parte di ogni comune, dell'andamento anagrafico annuale, in modo da avere una visione d’insieme aggiornata per agire con politiche sociali che possano frenare o invertire la tendenza.
Il seminario ha toccato anche il tema dell’invecchiamento attivo come ingrediente fondamentale per la longevità o, meglio, il «saper cogliere l’estetica dell’esistenza nonostante le difficoltà, elemento comune tra i centenari della blue zone (aree in cui le persone vivono mediamente più a lungo rispetto ad altre parti del mondo) sarda» ha detto Roberto Pili, presidente dell’associazione Comunità mondiale della longevità.
La soluzione per una ripresa demografica, una vita longeva e serena, comunità educate e partecipative potrebbe stare in un sistema di welfare proattivo: «I programmi di miglioramento del benessere dei cittadini, per essere credibili, devono essere proattivi e non più riparativi» ha affermato Chiara Agostini, ricercatrice del Laboratorio percorsi di secondo welfare.
Prevenzione, dunque, non agendo solo su anziani e disabili ma includendo anche i giovani nei programmi.
Simona Fara, responsabile della progettazione e realizzazione dei progetti Elisir e Officina giovani, in chiusura ha fatto riferimento a quanto il territorio di residenza sia diventato in questo caso un vero e proprio dispositivo pedagogico, protagonista delle azioni progettuali che hanno coinvolto diversi attori nella realizzazione di queste proposte educative e di inclusione sociale: enti pubblici e privati, istituzioni, professionisti e gli utenti finali.
L'interessante confronto ha evidenziato, tra le conclusioni, come le soluzione ai problemi demografico, socio-culturale ed economico della Sardegna, siano rappresentate dal territorio stesso, in quanto risorsa capace con le sue potenzialità di creare ricchezza educativa su vari fronti.
Veronica Murgia © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: un momento dell'incontro al Cine-Teatro Murgia di Guspini
Di seguito: la brochure del seminario