Arbus - Collaborare oltre le diffocltà, per la valorizzazione della Pecora Nera
Conclusa la manifestazione I sentieri della biodiversità ad Arbus, è tempo di bilanci. L'appuntamento è stato promosso dall’amministrazione comunale di Arbus in collaborazione con l’agenzia Laore, allevatori e relative aziende e l’associazione Pecora Nera di Arbus.
Una due giorni dedicata a una biodiversità unica al mondo.
Venerdì 29 novembre si è parlato di biodiversità in termini di unicità, patrimonio genetico e appartenenza al territori, valorizzazione e utilizzo del marchio. L’amministrazione comunale di Arbus si è fatta promotrice della richiesta di supporto, rivolta all’agenzia Laore per le attività di controllo dei marchi.
Al termine della tavola rotonda, i ragazzi della scuola alberghiera di Arbus, guidati dai docenti Raffaele Altamura e Monica Deidda, hanno presentato un menù raffinato, realizzato interamente con prodotti della biodiversità che fanno parte della costituenda comunità di tutela del cibo, dando prova delle capacità acquisite durante il corso di studi. Una vera esercitazione che ha lasciato piacevolmente sorpresi tutti i partecipanti.
La giornata si è conclusa con la l'inaugurazione della mostra dell’artista Pietrina Atzori, al Museo Corda Arti e Mestieri Antichi della Sardegna.
Mentre si è concluso il percorso per la costituenda comunità di tutela e del cibo, continua il lavoro dell’amministrazione comunale per la tutela e la valorizzazione della biodiversità nelle sue diverse forme, come il corso di formazione sulla tessitura artigianale, che vede coinvolte otto donne arburesi, il cui obbiettivo futuro è quello di poter lavorare la lana nera per la produzione del prezioso ed antico tessuto.
Al notevole successo della manifestazione, corrisponde tuttavia anche l'ombra dell'assenza dell’azienda agricola Malafrundua di Paolo Isu e Ornella Armas: «Ci aspettavamo – ha spiegato amareggiata Ornella Armas che si occupa della lana di pecora nera da anni – ciò che si era pattuito: questa non era la giornata della pecora nera e inoltre doveva svolgersi a luglio. Questo è il quarto anno che con la sagra siamo fermi, non era il periodo adatto per via della siccità, della lingua blu e delle imminenti nascite. Mi occupo di lana da più di dieci anni, abbiamo registrato il marchio ma credo che quindici anni di lavoro siano stati smontati in questi due giorni. La nostra assenza è stata una decisione sofferta, non siamo stati capiti ma ormai è andata, non vogliamo accusare nessuno, spegniamo le polemiche e andiamo avanti con un obbiettivo in comune, la pecora nera di Arbus».
Questo il commento dell'assessora all’Agricoltura Sara Vacca: «Siamo lieti di avere condiviso questa due giorni con la comunità. Questi ormai non sono più sogni ma progetti che stiamo mettendo in campo, nonostante le difficoltà che sempre accompagnano i progetti di tutela e sviluppo. Riguardo alla polemica, ci terrei solo a precisare che in nessuno degli incontri svoltisi dal mese di settembre si è parlato di sagra, per una molteplicità di fattori contingenti - per esempio la lingua blu - ma sempre e solo di un evento di tutela e promozione della nostra Pecora Nera, a cui avrebbero dovuto partecipare tutti gli allevatori custodi iscritti al registro regionale, le aziende che utilizzano i derivati della nostra pecora, l’associazione di riferimento e tutti gli allevatori e cittadini direttamente e indirettamente coinvolti. Ci auguriamo che nel futuro si possa collaborare tutti assieme, perché il nostro obbiettivo è comune».
Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: il momento conclusivo del convegno