Su Piriciolu

 Villanovaforru - Sabato la XI edizione di “Su Piriciò”, dalle 19 in piazza Costituzione

Una bevanda, parente povera del vino, da ricordare e valorizzare. Sabato 30 novembre torna, a Villanovaforru, la rassegna regionale Su Piriciò, alla sua XI edizione. A partire dalle 19, piazza Costituzione ospiterà la degustazione di vinelli locali, seguita dalla premiazione ad opera di una giuria popolare e di una giuria di esperti.

L’evento è organizzato dal comitato spontaneo La Confraternita di Don Piriciò, con il patrocinio del Comune e della Pro Loco di Villanovaforru.

Su Piriciolu è uno dei simboli dell'economia di sussistenza che ha accompagnato nel tempo la cultura contadina, ma può essere anche letto come il retaggio di un antico sopruso, essendo un surrogato del vino che is meris davano a is serbidoris, poiché costoro non erano ritenuti abbastanza meritevoli di bere un vero vino prodotto da sola uva.

Su Piriciolu è una bevanda prodotta dalle vinacce di risulta del processo di pressatura delle uve per l'ottenimento del mosto destinato al vino vero, alle quali venivano aggiunte acqua e una piccola quantità di mosto e zucchero, per l'innesco della fermentazione: circa un quarto di uva macinata, per un altro quarto  di mosto e per una metà di acqua, una volta di pozzo.


Era una bevanda largamente consumata dai lavoratori agricoli delle classi più modeste, che non potevano ambire al vero vino, normalmente appannaggio del proprietario terriero, come ricorda il detto «Su Piriciolu est su binu de su poberu».
Questo antico prodotto è anche un esempio di riciclo antesignano, e la testimonianza di uno stile di vita essenziale e sobrio dove non si buttava via nulla e dove era necessario sapersi arrangiare: in questo caso trasformando uno scarto in una nuova risorsa.

Oggi a Villanovaforru, La Confraternita di Don Piriciò, nata nel 2012 grazie a un gruppo di amici, con la sua rassegna annuale intende proprio riscoprire questi principi legati alla tradizione contadina e assieme promuovere l'unicità e la genuinità dei prodotti alimentari sardi.

«Noi riteniamo - sostengono i componenti del Comitato organizzatore - che questa bevanda sia il simbolo di quei gusti e sapori che la globalizzazione e la massificazione rischiano di fare scomparire, ma che, invece, definiscono bene le specificità delle culture. Oggi ci riuniamo per bere un vino antico di cui avevamo dimenticato il sapore. Noi della Confraternita siamo orgogliosi di richiamare ogni anno tante persone per condividere assieme questo momento».

Una rassegna che, come avvenuto anche lo scorso anno, registra un grande successo, con un vasto numero di visitatori. La manifestazione è resa possibile grazie a una quarantina di produttori di vino locali, che offrono gratuitamente il proprio vino povero per essere degustato e giudicato dai partecipanti e da una giuria di esperti.


La rassegna regionale Su Piriciò, sarà preceduta, alle 17, alla Sala Mostre del Museo Genna Maria, dall'inaugurazione della terza Biennale d’Arte Contemporanea, con 11 artisti che esporranno le proprie opere, offrendo una testimonianza dell’arte contemporanea in Sardegna: Luciano Caria, Michele d’Alba, Giorgio Masili, Luigi Masili, Gigi Meli Mura, Marisa Mura, Peppe Orro, Marilena Pani, Antonio Russo, Gianfranco Serra, e Nino Stagi. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino al 21 dicembre, dal martedì alla domenica, dalle 9,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18.

Rachele Casu (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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