Guspini - La sede territoriale di Libera: un impegno per sensibilizzare al senso civico e alla lotta alle mafie
Tenere i riflettori accesi e stimolare l’impegno della società civile nel contrasto all’illegalità: questo è l'obiettivo del Presidio Libera Silvia Ruotolo di Guspini, sede territoriale dell’associazione nazionale Libera contro le Mafie, creata nel 1995 su idea di don Luigi Ciotti dopo le stragi mafiose di Capaci, via D'Amelio e gli attentati dello stesso periodo a Firenze, Milano e Roma.
Ufficializzato nel 2012, il Presidio Libera di Guspini è intitolato a Silvia Ruotolo, uccisa dalla camorra a Napoli l’11 giugno 1997, mentre tornava a casa dopo essere andata a prendere il figlio a scuola. Un nome che affianca quello di tante altre vittime di mafia, scelti per le altre sedi sarde e italiane dell'organizzazione, che vanta oltre 20mila iscritti, tra singoli aderenti e una rete di associazioni, parrocchie, sindacati, Terzo settore, scout, cooperative, movimenti ecclesiali e gruppi sportivi.
La referente del Presidio guspinese, Sara Cappai, ha ricordato la nascita di uno straordinario strumento di contrasto alle mafie, ottenuto grazie all'impegno dell'associazione Libera, a livello nazionale: «La prima attività di Libera – ha raccontato Cappai – si basò sulla raccolta di un milione di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie. Questa proposta divenuta poi legge nel 1996 è uno strumento fondamentale per dare nuova vita ai beni tolti ai clan e restituiti alle comunità».
Numerose le iniziative messe in campo sul territorio del Medio Campidano dal Presidio Silvia Ruotolo di Guspini: percorsi formativi nelle scuole, raduni a livello nazionale e locale, iniziative promosse in ricordo delle vittime della mafia e dei loro familiari.
«È fondamentale essere al fianco dei familiari delle vittime di mafie e trasformare il dolore in una memoria che si fa impegno; come ogni 21 marzo ( Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ndr), quando si leggono i nomi di tutte le vittime, per non dimenticare e fare rivivere».
Nel corso dell'attività del presidio, sono stati invitati a portare le loro testimonianze anche familiari, come il figlio di Silvia Ruotolo, Francesco Clemente o il sardo Pino Tilocca, il cui padre Bonifacio, fu ucciso nel 2004 in un attentato per mano della mafia.
In sinergia con le altre sedi di Libera, il Presidio guspinese nutre speranza nel futuro e nel contributo del proprio operato, soprattutto verso le nuove generazioni. «Il Presidio Libera Silvia Ruotolo spero possa ancora essere nella nostra cittadina una presenza attiva per la promozione culturale, la giustizia sociale, la ricerca di verità, la tutela dei diritti, una politica trasparente, una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, una memoria viva e condivisa, una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione», ha concluso la referente Cappai.
Chiara Medinas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: foto di repertorio, il "Presidio Libera Silvia Ruotolo” di Guspini alla Marcia della Pace