La seconda vita delle cose

 Gonnosfanadiga - Un pomeriggio per promuovere dono e scambio di ciò che non si usa più

Dare una nuova possibilità di vita agli oggetti anziché buttarli: La seconda vita delle cose è un evento di sensibilizzazione che si è svolto ieri pomeriggio a Gonnosfanadiga in piazza Vittorio Emanuele, organizzato dal Ceas Monte Linas (Centro Educazione Ambientale alla Sostenibilità).

Durante il pomeriggio numerose persone hanno portato libri, oggetti vari, vestiti e giochi in piazza per promuoverne lo scambio e dare loro una seconda vita, con la possibilità di ricevere anche senza donare. Grandi e piccini, inoltre, hanno potuto giocare con i grandi giochi in legno messi a disposizione dall’associazione Lughené. Tutti gli oggetti che non hanno trovato una nuova destinazione sono stati consegnati alla Caritas e all’Associazione Mamme Cristiane.


«Questo evento rientra all’interno del progetto Plastiche ed economia circolare – ha spiegato la responsabile del Ceas Francesca Cabriolu – finanziato dalla Regione Sardegna ai Ceas della rete regionale Infeas (Informazione, formazione ed educazione all’ambiente e alla sostenibilità) e lo scopo è promuovere comportamenti consapevoli e responsabili verso le problematiche ambientali attraverso la realizzazione di azioni concrete con finalità di sensibilizzazione, informative e formative. Nello specifico i temi affrontati riguardano il problema dei rifiuti delle plastiche e delle microplastiche e gli impatti della plastica su tutto ciò che ci circonda, soprattutto l’ambiente marino».

La Seconda vita delle cose segue un percorso di sensibilizzazione all’interno delle scuole primarie e secondarie di primo grado: l’obiettivo è quello di rendere più consapevoli i cittadini attraverso azioni come il dono e lo scambio in contrapposizione alla diffusa abitudine di disfarsi di giochi e vestiti non più usati ma che potrebbero trovare una nuova destinazione e nuovi utilizzatori.

Un’attenzione particolare è stata rivolta dalla manifestazione in piazza proprio ai giochi:« Sempre più numerosi nelle nostre case, molto spesso ancora con la plastica di chiusura della confezione, spesso si rompono in fretta e con estrema facilità ce ne disfiamo. Se si pensa che la plastica impiega più di mille anni per decomporsi naturalmente e se si considera che è presente solo da qualche decennio, è facile prevedere che resterà ancora tanto tempo assieme a noi, nei nostri mari e nelle nostre campagne».

Nel materiale informativo distribuito da Ceas Monte Linas, tanti i consigli di facile applicazione per tutti: non abbandonare i rifiuti, imparare a raccogliere e differenziare correttamente, evitare di utilizzare oggetti in plastica monouso, preferire l'uso delle borracce alle bottiglie in plastica e scegliere prodotti senza imballaggi.
 
Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine principale e seguenti: diversi momenti della manifestazione, con gli oggetti da scambiare o donare e i grandi giochi in legno

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