Blackout

  Medio Campidano - Dal 5 gennaio blackout prolungati. In alcune zone rurali fino a quattro giorni per risolvere il problema

Senso di abbandono e di frustrazione: è iniziato così il 2024 per tanti cittadini del Medio Campidano e della Marmilla che sono rimasti per giorni interi senza energia elettrica e per alcuni di loro, oltre al disagio e ai danni subiti, l'incubo si è prolungato fino a poche ore fa.

Nessuna comunicazione sulle cause delle interruzioni da parte di E-Distribuzione, la società che si occupa della gestione e manutenzione della rete di distribuzione dell'energia elettrica nel sud Sardegna e nella quasi totalità dell'Isola: probabilmente il vento forte degli ultimi giorni può avere causato danni alle linee elettriche, ma non mancano segnalazioni di guasti a carico di cabine di distribuzione e inconvenienti ai cavidotti interrati.

Anche i singoli utenti non hanno ricevuto che generiche rassicurazioni dal servizio interruzioni di E-distribuzione: il responso del servizio di segnalazione e monitoraggio dei guasti segnalati dai cittadini era «In corso di definizione», rendendo impossibile qualunque minimo orientamento sul ritorno alla normalità del servizio.

Buio, perdita dei cibi conservati nei frigoriferi, impossibilità di ricaricare telefoni e, per molti anche freddo, tra le principali conseguenze dei lunghissimi blackout. Per molti cittadini che vivono nelle zone rurali restare senza corrente significa spesso non avere nemmeno l'acqua corrente, per l'impossibilità di alimentare le pompe per l'attingimento dai pozzi. Problemi anche per allevatori e aziende agricole, che non hanno potuto utilizzare le attrezzature di mungitura e le apparecchiature frigorifere.


Ciò che lascia più sconcertati è per quanto tempo la situazione si sia protratta. «Dal 5 gennaio alle 8,30 è saltata la corrente e l'abbiamo riavuta solo ieri. Abbiamo segnalato subito l'interruzione a E-distribuzione ma fino a ieri la situazione non era ancora tornata alla normalità», ha raccontato Federica Salzano, che abita nelle campagne di Medau Michebi, a San Gavino. «Il problema - ha spiegato - sta poi nella segnalazione dei guasti, che funziona solo con risponditori virtuali ed è impossibile comunicare con un operatore umano: solo voci registrate. Unica fonte di informazione è stata la mappa sul sito di E-distribuzione sulla quale era indicato il guasto, per tre giorni accompagnato dalla scritta "in fase di risoluzione"».

Analoga situazione nella località Bangiu, a Villacidro, dove dal giorno dell'epifania l'erogazione dell'energia elettrica si era interrotta ed è stata ripristinata solo oggi, alle 16: «Abbiamo segnalato il guasto dal 6 Gennaio a E-distribuzione - ha raccontato Gianpiero Carta - e come unica risposta ottenuto un continuo rinvio, con la promessa rinnovata di ora in ora di risolvere il problema: uno stillicidio. Questa mattina, visto che la situazione era ormai insostenibile ho inviato una diffida tramite avvocato: non so se sia stato proprio a fronte di ciò che poche ore dopo la corrente è tornata e l'incubo sembrerebbe terminato».

Altre segnalazioni di grossi disagi, sono state registrate ad Arbus, Gonnosfanadiga, San Gavino, Villacidro, Samassi, Pabillonis e Ussaramanna: spesso prolungati per giorni e addirittura, in alcuni casi, è stato chiesto l'intervento della Protezione civile per la fornitura di gruppi elettrogeni.

Redazione Il Sardington Post © Riproduzione riservata

Immagini seguenti: alcuni screenshot del risponditore automatico di E-distribuzione, che rimandava la soluzione del problema di ora in ora


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