Presepe Sa cambarada

 Segariu - Esposta al pubblico l'opera realizzata dal gruppo Sa cambarada

Creatività, realizzazione e assemblaggio, attività che favoriscono, insieme, la socializzazione e l’autonomia. È il lavoro svolto da Sa cambarada, un gruppo di persone fruitrici della legge regionale n°20 del 30 maggio 1997, destinata ai cittadini con disturbi psicopatologici e in condizione di bisogno economico.

In mattinata, nella chiesa di San Giorgio Martire di Segariu, è stato esposto il presepe costruito nel contesto di un progetto più ampio coordinato dalla cooperativa sociale Alfa Beta di Guspini e finanziato dall’amministrazione comunale.

Il gruppo, 10 persone tra i 40 e i 65 anni d'età, è nato come comitiva teatrale per la realizzazione di cortometraggi, attività che la cooperativa ha intenzione di fare ripartire al più presto.

«Questi progetti - ha detto il sindaco di Segariu, Andrea Fenu - iniziarono negli anni 2000, grazie ai finanziamenti della Regione Sardegna che ne ha poi interrotto l'erogazione. Il Comune decise di finanziare le attività con risorse proprie, intervento messo in pausa e poi ripreso, con continuità, nel 2015».

Dal mese di settembre, il gruppo si è impegnato nella realizzazione di strutture destinate al presepe, grazie all’impiego di materiali di recupero. Il legame con Segariu è evidente: si possono ammirare i tipici portoni e gli archi, il fiume e le attività comuni a tanti altri paesi, come la produzione del pane e del vino.


«La nostra intenzione - ha detto l’educatore Daniele Piras - è quella di arricchire il presepe di anno in anno. Vorremmo aggiungere per esempio qualcosa legato alla realizzazione delle tegole, attività per la quale Segariu è nota».

La realizzazione dei progetti avviene in una struttura che, dalla primavera del 2023, è stata resa disponibile a seguito della chiusura delle scuole elementari, nel giugno 2015. «Lo stabile è stato trasformato in centro polifunzionale - ha spiegato Fenu - con l’intento di dare spazio a queste attività. In fase di progettazione, è previsto l’adeguamento di un’ala della scuola dove sorgeranno piccoli appartamenti da destinare alle persone che in situazioni di emergenza e in assenza di parenti, avranno necessità di un luogo che li accolga».

L'educatore Piras ha aggiunto: «Il gruppo Sa cambarada costituisce una delle realtà che, purtroppo, in Sardegna, stanno scomparendo. Le attività che svolgono i suoi componenti portano dei benefici enormi, dal punto di vista educativo: fanno parte di un gruppo, si sentono riqualificati e rassicurati. Frequentano il paese, prendono il pullman, si spostano nel circondario e anche a Cagliari. Miriamo a fare acquisire loro sempre maggiore autonomia e, in questo senso, la sensibilità e la continuità garantitaci dall’amministrazione di Segariu ha giocato un ruolo fondamentale, insieme all’impegno delle famiglie».

Piras sottolinea, infine, il valore delle piccole comunità: «Segariu può essere definita un’isola felice: è una comunità che dà tanto a queste persone e supporta queste attività anche con la presenza. Un’attenzione che non è scontata».

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: il presepe esposto in una delle cappelle della chiesa di San Giorgio martire

Di seguito: particolari del presepe

Presepe Sa cambarada

Presepe Sa cambarada

Presepe Sa cambarada