Mattatoio Guspini

 Guspini - Le comunità al centro del progetto di sviluppo locale e di inclusione

Una nuova occasione di riscatto per l’ex mattatoio di Guspini, con la riconversione in centro di trasformazione di carne suina e prodotti ortofrutticoli.

Un marchio di rete per istituire una filiera produttiva del territorio, creando un ecosistema che possa generare lavoro, innovazione di prodotto e coinvolgimento delle persone: questo nel futuro dell’ex mattatoio di Guspini.

Una soluzione resa possibile da un progetto sostenuto dalla Fondazione con il Sud e la rete dei partner locali (Cooperativa Santa Maria, Arci Guspini, Tramas, Piccoli Progetti Possibili, Parrocchia San Nicolò Vescovo, Università degli studi di Sassari, Enial, C.C.N. Apice Guspini, Fondazione Asilo Santa Maria di Guspini, Enial, Arci Sud-Sardegna, Associazione San Nicolò Vescovo).

Il progetto, partito nel luglio 2021, ha subito vari ritardi a causa della pandemia, ma nonostante ciò la rete di associazioni ha continuato a lavorare, e nell’ultimo anno c’è stata un’accelerazione che ha visto la messa in posa degli impianti elettrici, delle celle frigorifere e delle nuove macchine per la lavorazione degli alimenti in un edificio completamente ristrutturato.

«Obbiettivo del progetto – ha specificato Martina Virdis, responsabile del monitoraggio – è fare impresa ma con grande attenzione sul sociale. Creeremo un disciplinare a cui tutte le aziende che vorranno partecipare dovranno attenersi in modo da dare coerenza ai prodotti».


La storia del mattatoio risale al 1934 quando entra in funzione per razionalizzare ed elevare gli standard della macellazione che fino a quel periodo era praticata in casa o nelle botteghe dei macellai.
Nel 1960 viene ristrutturato per la prima volta e utilizzato, fino alla chiusura, nel 1993.
Nel 2004 è stato riconvertito in un centro di lavorazione delle carni che purtroppo non ha mai aperto.

Quello attuale, è un intervento che mira a sostenere e rilanciare l’economia locale, messa a dura prova dalla chiusura del comparto minerario: «Questo – ha spiegato Martina Virdis - è un progetto di sviluppo locale. Sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione e oggi siamo pronti per l’anno di prova del suo utilizzo. Un progetto nato dal basso, attraverso i tavoli tematici, che ha lo scopo di unire la tradizione e l’inclusione sociale. Nei prodotti del mattatoio ci saranno dietro le storie della nostra comunità».

Già due gli incontri, tenuti a Guspini e ad Arbus in cui i partecipanti hanno potuto condividere ricette e curiosità della tradizione locale. «Questi incontri – ha aggiunto Ester Napolitano, responsabile marketing – servono per continuare ad arricchire il progetto. Tutto verrà studiato nei minimi dettagli anche per quanto riguarda il confezionamento, che sarà sostenibile e rappresentativo dell’opinione locale, come il prodotto stesso. Ci saranno delle figure esperte il cui ruolo sarà quello di rendere possibile i progetti e le idee della comunità».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: il mattatoio di Guspini

Di seguito: uno degli incontri aperti alle comunità locali

 

Mattatoio Guspini incontro

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