Presepe

 Arbus - La minuziosa realizzazione artigianale di Marinella Podda

Metà progetto e metà voto di fede, un presepe che ormai è una tradizione, da sette anni. Il capolavoro è stato realizzato ad Arbus, con certosina pazienza e incredibile dovizia dei particolari riprodotti, da Marinella Podda, arburese, classe ’77, che si dedica a questa passione da quando era alla scuola elementare. «La Natività che uso ogni anno nel mio presepe – ha ricordato Marinella Podda – ha circa 35 anni».

Il presepe misura 2,50 per 3,75 metri, ospita sei personaggi umani animati, più altri sette tra animali e altri particolari in movimento. Nell'allestimento ci sono sedici casette tra negozi e abitazioni.

«Due delle case – ha continuato Marinella Podda – le ho realizzate durante la prima quarantena: quando mi ricapiterà di stare chiusa in casa? Speriamo mai più. Ho prodotto io tutte le piastrelle, sia quelle interne sia quelle esterne. I mobili e qualche suppellettile li ho acquistati, altri li ho realizzati a mano, utilizzando il das. Acquisto prima le statuine e poi costruisco le case, così da rispettare le proporzioni. Anche le piante sono realizzate da me: il ramo è di timo, le foglie sono fatte di erba cipollina e origano».

Il presepe è ormai un appuntamento fisso per Marinella Podda, un progetto che inizia ogni anno nel mese di novembre: «Inizio ad allestirlo dal terzo piano, lo sfondo, il più difficile è il primo piano perché ho sempre timore che le figure non si vedano, quindi sposto, risposto, poi sposto ancora: le statuine fanno dei giri immensi prima di trovare la loro collocazione».Video PresepeI materiali utilizzati per l'allestimento del presepe sono: compensato, sughero a tessuto e corteccia. Poi ci sono quelli per le decorazioni delle casette: il gesso per le pareti e gli intonaci, realizzati con lo stucco.

«Una casa – ha precisato l’autrice del presepe - ha il tetto composto da ben 618 tegole, tutte realizzate a mano, in das».


Marinella Podda ha portato la sua arte anche oltre i confini della Sardegna: per due volte ha partecipato ad altrettante mostre sulla penisola, in Toscana e nel Lazio.

«Con un’altra presepista, Rita Scarica, ci siamo scambiate un presepe - ha aggiunto l'appassionata dell'allestimento natalizio - ogni anno lo espongo qui, in suo ricordo, lei era famosa per le miniature delle foglie di fico d’india: sembrano vere».

La passione di Marinella Podda per il presepe deriva da quella per la realizzazione delle casette in scala: «Nel 2014 sono stata molto male, non potevo muovermi e nella stanza in ospedale ero da sola, l’unica cosa che potevo fare era creare un progetto con la mente. Mi sono promessa che se fossi riuscita ad alzarmi di nuovo avrei realizzato un presepe, per ringraziare Dio di avermi aiutato. E così è stato».

Podda il presepe lo ha realizzato per la prima volta nel 2015, in occasione di un concorso indetto dalla Parrocchia di Arbus:«Avevo vinto - ha concluso l'autrice del presepe - e quell’episodio mi ha anche dato la carica per migliorarmi ogni anno. Da allora non mi sono mai fermata».

Tra i personaggi ospitati dal presepe di Marinella Podda anche qualche presenza insolita, come il Caganer della tradizione catalana, un contadino con il berretto rosso, “immortalato”, con tanto di pantaloni abbassati, nell’atto della defecazione: un simbolo di buon auspicio nel costume della Catalogna.

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza e seguenti: Alcuni particolari del presepe, e la sua autrice, Marinella Podda

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