;Casa reclusione Is Arenas

 Arbus - Richiesta di personale per integrare l'organico sottodimensionato

Il personale della Casa di reclusione di Is Arenas nel territorio di Arbus soffre una carenza di personale da diverso tempo, ma si è arrivati ormai al superamento del livello di guardia.

«La grave e cronica carenza di personale, già denunciati in più occasioni da questa organizzazione sindacale sono diventati ormai intollerabili e non consentono di svolgere con la dovuta serenità il delicato e difficile compito che la legge attribuisce alla Polizia Penitenziaria»: esordisce così la lettera indirizzata al capo del Dap (dipartimento amministrazione penitenziaria) Carlo Renoldi e al vicecapo Carmelo Cantone inviata oggi dal sindacato Fp-Cgil con la quale si chiede di integrare il personale.

«Abbiamo già denunciato questo problema in più occasioni – ha spiegato Sandro Atzeni coordinatore regionale della FP-Cgil Polizia penitenziaria – non è più possibile svolgere il compito che la legge attribuisce alla Polizia penitenziaria».

L’organico previsto è di 88 unità ma attualmente è composto da 68 effettivi: le criticità maggiori dovute a questo sottodimensionamento si riscontrano nelle unità di personale adibite ai reparti detentivi. «Inoltre – ha continuato Sandro Atzeni – sono diverse le unità presenti con anzianità di servizio ed età anagrafica elevata che comportano assenze non programmabili per il recupero psico-fisico».


In questa situazione gli assistenti capo coordinatori sono obbligati a ricoprire tutti i turni di sorveglianza generale e questo comporta un carattere emergenziale che dovrebbe avere durata provvisoria: «Ormai è diventata una routine – ha spiegato Sandro Atzeni – i lavoratori si ritrovano così ad espletare funzioni che non rientrano nel loro ambito operativo e per le quali non hanno un’adeguata preparazione. Manca un direttore fisso, mancano persone nei reparti amministrativi».

Queste problematiche si riversano su tutto il personale e su coloro che si trovano nel carcere. «Non sappiamo se questa situazione si risolverà nel breve tempo – ha concluso Atzeni – ma continueremo a denunciare il malessere delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria affinché si trovi una soluzione in via definitiva».

 

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: ingresso alla casa di reclusione Is Arenas (foto Sandro Atzeni)

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