L'azienda agricola di Michela Dessì

 Arbus - Le parole dell'allevatrice Michela Dessì, la cui segnalazione ha portato alla scoperta del virus

Poco invidiabile primato per Arbus, dove è stato individuato un focolaio relativo all’Ehd (Epizootic Hemorrhagic Disease, Malattia emorragica epizootica del Cervo), il primo rilevato in Europa.

La malattia è diffusa negli Stati Uniti e nel Canada occidentale, in passato casi sono stati riportati nei paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo (Marocco, Algeria, Tunisia, Israele e Turchia), mentre non era mai stata segnalata in Europa, fino al caso certificato di Arbus.

Il virus Ehd colpisce i ruminanti e ha una sintomatologia simile alla più conosciuta Blue tongue, non è pericoloso per l'uomo e viene trasmesso attraverso gli i culicoidi, piccoli insetti di 1-2 mm simili alle zanzare, nei quali la femmina punge gli animali per nutrirsi.

In un'azienda di Arbus, il virus ha colpito una mucca che è stata curata per cinque giorni senza nessun risultato. «Una doccia fredda: mi sono accorta che la vacca non stava bene – ha raccontato la titolare dell’azienda agricola, Michela Dessì – aveva occhi rossi, muso gonfio e lingua fuori dalla bocca, salivazione eccessiva e camminava sbandando. Abbiamo introdotto le vacche in allevamento solo da un anno, non sono esperta ma non stava bene e ho avvisato subito il veterinario. L'animale è stato sottoposto ad accertamenti clinici e i campioni inviati a Teramo, centro di riferimento nazionale per le malattie esotiche. La vacca nel frattempo è deceduta e solo ieri (mercoledì, ndr) abbiamo avuto i risultati di positività a questo virus».


La scoperta del focolaio, seguita da un altro riscontrato a Villacidro, ha portato a immediate misure restrittive sulla movimentazione dei bovini, allargata ieri sera anche a quella degli ovi-caprini, possibili serbatoi del virus. In un vertice all'assessorato regionale della Sanità, presenti tutte le Asl regionali, è stato infatti firmato un provvedimento di blocco totale delle movimentazioni del bestiame per trenta giorni: consentito solo il trasporto all'interno della Sardegna per la macellazione.

Sulla situazione che si è venuta a determinare dopo la scoperta della presenza del virus in uno dei suoi capi di bestiame, Michela Dessì ha così concluso: «Ci tengo a rassicurare tutti che la carne non è pericolosa e devono essere veicolati i giusti messaggi al consumatore. Per tutto il comparto zootecnico questa è una notizia drammatica, visto il blocco della movimentazione dei capi fuori dalla Sardegna, che provoca un grande danno economico oltre che morale. Io ho fatto la mia parte segnalando immediatamente un caso sospetto di lingua blu che invece ci ha portati a questa sconvolgente scoperta: adesso l'auspicio è che gli enti preposti facciano tutto quanto nelle loro possibilità per evitare il diffondersi di questa malattia».


Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: L'azienda agricola di Michela Dessì

FacebookFollowersYoutube white Instagram white Twitter

 

 

WhatsApp

Medio Campidano in breve

 

Appuntamenti di cultura, incontro, socialità

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31