Mille papaveri rossi

 Pabillonis Piazza San Giovanni accoglie l’iniziativa degli alunni della scuola primaria

Dormi sepolto in un campo di grano, non è la rosa non è il tulipano, che ti fan veglia dall’ombra dei fossi, ma sono mille papaveri rossi”; la musica e le parole immortali del brano di Fabrizio De Andrè, “La guerra di Piero”, hanno accompagnato l’esposizione del progetto didattico scolastico Mille papaveri rossi.

Sono infatti sono mille i papaveri rossi che hanno colorato la piazza San Giovanni di Pabillonis ieri mattina. La celebrazione del 25 aprile, la Festa della Liberazione, si sposa in un unico abbraccio con l’accesa richiesta di Pace, un segnale rappresentativo che i piccoli studenti, gli alunni della scuola primaria, assieme alle insegnanti, hanno voluto dare all’intera comunità.

«Il progetto denominato appunto Mille papaveri rossi ha la finalità di creare un legame forte, fatto di fili, di mani, che sanno creare, di donne e di uomini, di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, nonne e nonni» ha spiegato la referente del progetto, l’insegnante Graziella Gambella.

I bambini hanno lavorato in aula, ma sono state coinvolte anche le famiglie e tante nonne per la realizzazione dei papaveri. La tecnica principalmente utilizzata è stata quella dell’uncinetto, ma ne sono stati realizzati anche con altre tecniche e con del materiale di riciclo.

Dagli altoparlanti posizionati ai bordi della piazza illuminata dal sole, riecheggiavano anche le parole del canto della liberazione per antonomasia Bella ciao, versi cantati da alunni, maestre e genitori, che evocano la libertà, contro le dittature e l’opposizione agli estremismi. Parole purtroppo attuali in questo nefasto periodo storico.

L’iniziativa, nata in clima ancorapandemico, ha avuto il pregio di creare incontro e similitudine tra le persone, sulla falsariga dell’albero di natale, realizzato con le mattonelle di stoffa e tessuti; dietro ad ogni mattonella c’era una mano che l’ha tessuta e una storia personale che unite alle altre crea una comunità.

«L’obiettivo principale era quello di far comprendere agli alunni i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto, per poter poi costruire una convivenza sociale e pacifica. Facciamo in modo che i ricordi rifioriscano in modo tale da renderli indelebili nel nostro cuore, coloriamo la memoria, un papavero rosso per ricordare» ha concluso l'insegnante Gambella.

La speranza di cercare la pace è la strada da perseguire, i cartelloni colorati esposti in piazza lo confermano; il ricordo della guerra con le sue atrocità, la sua tragedia, dev’essere il monito per le nuove generazioni. Anche se, purtroppo, pare che dal passato non si sia imparato niente.

Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata


Immagine in evidenza e seguenti: alcuni scatti della manifestazione "Mille papaveri rossi"



Mille papaveri rossi

 

 

Guglielmo Cirronis



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