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 Arbus - Giunta alla tredicesima edizione, non si è fermata nemmeno davanti al Covid

La Caccia al tesoro di Arbus è giunta quest'anno alla sua tredicesima edizione: accompagna le festività natalizie arburesi dal 2009 e non si è interrotta neanche lo scorso anno durante il confinamento, grazia a una inedita versione online.

Il gruppo Cat (come è amichevolmente chiamato, dall’acronimo di Caccia al tesoro) nasce nell’estate del 2009 su iniziativa di alcuni giovani che decidono di rilanciare un’idea realizzata dieci anni prima da alcuni ragazzi dell’oratorio San Giovanni Bosco.

La Caccia al tesoro per adulti ad Arbus ha però una storia più lunga. Era stata ideata negli anni ’70 dal Circolo giovanile e ripresa, nel 1985, dall’amatissimo Monsieur Lino Lampis e non ha mai smesso di appassionare intere famiglie e gruppi di amici che ogni anno si dividono in squadre, per poi ritrovarsi tutti insieme, alla ormai famosa pizzata di chiusura Cat.

La Cat arburese non è più solo la ricerca del tesoro ma una vera e propria impresa alla quale ogni anno centinaia di persone prendono parte: si ricordano edizioni in cui i partecipanti hanno costruito una biga romana trainata da due cavalli (umani) per tutto il campo sportivo, con a bordo due antichi romani abbigliati di tutto punto. Diverse le vicende storiche evocate: lo sbarco sulla Luna, la battaglia delle Termopili. Si è anche dato vita a dipinti del Rinascimento e si è sperimentata l’esibizione di un Haka ( danza tipica del popolo Māori, ripresa dagli All Blacks, nazionale di rugby neozelandese).

Sono, queste, solo alcune delle numerose prove e scene a cui i cacciatori hanno preso parte in questi anni. Lo scorso anno la Cat si è svolta unicamente online e ogni partecipante, anche se in squadra, ha giocato da casa: «Era importante – ha raccontato Roberto Musa, organizzatore - trovare un modo di stare insieme e offrire una distrazione ai nostri amici arburesi e non solo: vincitori infatti sono risultati dei concorrenti di Guspini. Con un'associazione ancora molto giovane abbiamo deciso di sfruttare le nuove tecnologie per avvicinarci come possibile, collaborando con Radio Sky of Angels di Angeli nel Cuore. Sono nati così l'evento natalizio Gioco dell'oCat e la CAranTena, una vera e propria caccia al tesoro online che trovate ancora su YouTube e la nostra pagina Facebook. Nello stesso contesto abbiamo portato avanti RadioCat proponendo giochi, aneddoti e svelando come sono state realizzate alcune vecchie prove».


Quest'anno c’è stato il ritorno a una Cat in presenza, sia pure a ranghi ridotti: solo sei, rispetto alle solite dieci, le squadre ammesse. «Il decreto, arrivato la tarda sera del 24 dicembre – ha continuato Musa – ci ha portato a un rimaneggiamento dell'ultimo minuto. Le difficoltà sono state forse più del solito, e ci hanno portato a essere ridotti al minimo anche come gruppo organizzatore, che si è visto aumentare la mole di lavoro, già importante. Però era fondamentale ripartire, per non fermare la tradizione. Il nostro gruppo è grato a chi ci ha aiutato e a chi ci ha dato fiducia iscrivendosi e divertendosi con noi il 26 e 27 dicembre in un'attività svolta in sicurezza. Tutte le squadre sono giunte alla prova finale, 3 l'hanno completata e 2 sono arrivate al tesoro con un distacco inferiore ai 5 minuti».

Poi Musa ha annunciato il passaggio del testimone: «Al termine di un ciclo, 2017, 2019 e 2021 (le organizzazioni si alternano, ndr) in cui abbiamo lavorato per dar vita a questo evento, sentiamo per la prima volta di aver chiuso il cerchio e siamo ormai pronti a lasciare che le nuove generazioni proseguano il nostro lavoro, affinché la Cat Arbus prosegua nel tempo. Ora attendiamo l'annuncio della prossima edizione, pronti a tornare, da giocatori, insieme alle decine di amici che ogni anno ritroviamo in questa occasione».

Matteo Porcu, giocatore ed ex organizzatore ha aggiunto: «Posso testimoniare che mettere in piedi una manifestazione come la Cat non è per nulla facile. Non sempre le cose vanno secondo le previsioni: variabili e imprevisti sono veramente tanti. Complimenti quindi al gruppo organizzatore, che nonostante le tante limitazioni ha riportato due giorni di allegria dopo tanti mesi difficili. La gara è stata bella e combattuta: noi eravamo in testa fino alla mattina del secondo giorno, poi alcune cose sono andate storte. Ma anche questo è lo spirito della Cat di Arbus».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Un'edizione della Cat di Arbus di qualche anno fa (foto di repertorio, pre covid)

Di seguito: riproduzione de Le Tre Grazie, di Botticelli (foto di repertorio, pre covid)

Riproduzione dipinto rinascimentale

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