Verde a Serramanna

 Serramanna - Nuova attenzione ai disagi di animali e soggetti sensibili

In tutto il mondo spuntano ordinanze di varia severità sull’uso dei fuochi d’artificio tradizionali a favore di altre forme spettacolari che non siano fonte di stress per animali e persone particolarmente sensibili.

Anche a Serramanna qualcosa si muove in questa direzione: «L'amministrazione comunale – ha spiegato l’assessora Francesca Cossu, con delega sui Diritti degli animali - ha ritenuto di grandissima importanza la tutela del benessere degli animali tanto da dedicare al tema, per la prima volta, un assessorato. Stiamo studiando una serie di interventi che accrescano i servizi per gli animali e per chi di loro si occupa quotidianamente».

Concorda sulla questione Marcella Ortu, presidente dell’associazione Randagino di Serramanna e sostenitrice insieme al gruppo delle Gattare Disperate della petizione cittadina contro i botti proposta da Antonio Di Bisogno. «Durante l’incontro tenuto a fine novembre – ha detto Marcellla Ortu – la Giunta ha mostrato interesse verso le iniziative a favore del benessere animale. Siamo consapevoli delle priorità che il nuovo insediamento sta affrontando e del poco tempo che manca a Capodanno perché si possa concretizzare una qualche forma di imposizione, ma l’interesse dimostrato e l’esistenza di una delega mai definita prima d’ora ci lascia ben sperare».

L’incontro tra l’associazione Randagino, che volontariamente e con determinazione porta avanti la cura e il benessere degli animali, e la Giunta di Serramanna dà avvio a possibili progetti: «abbiamo chiesto la conversione degli spettacoli pirotecnici - ha spiegato Ortu - ma ci sono i presupposti anche per altre forme di sostegno, come per esempio, quello sanitario. Inoltre la nascita di altri gruppi e associazioni che si occupano di animali ci sostiene indirettamente e rende comune a sempre più persone il nostro obiettivo. Sappiamo che le risorse sono poche ma confidiamo che qualcosa stia davvero per cambiare».


L’assessora Cossu spiega come sarebbe possibile supportare gli obiettivi: «Abbiamo in previsione la sistemazione delle strade rurali che conducono al rifugio e di realizzare diverse zone verdi dedicate allo sgambettamento degli animali, nelle quali si potranno anche tenere eventuali corsi di addestramento ed eventi di sensibilizzazione sul rispetto degli animali. Ci prefiggiamo di collaborare con tutte le realtà locali di volontariato che si occupano di animali, sostenendoli e patrocinando delle campagne, a partire da quella importantissima che riguarda la sterilizzazione. Fa parte del nostro modo d'agire, prima di tutto, coinvolgere la comunità in iniziative di sensibilizzazione su qualsiasi tema».

Riguardo all'uso dei fuochi artificiali, ha aggiunto Cossu: «Per quanto riguarda i botti in generale e in particolare i botti di Capodanno, non riuscendo in concreto ad escluderne l'uso, si vuole perlomeno iniziare a porre dei limiti sui tempi di utilizzo. Parallelamente consiglieremo di incentivare l'utilizzo di alternative, nel rispetto dei soggetti più sensibili siano essi animali o esseri umani, oltre che dell'ambiente. Abbiamo pensato anche di coinvolgere le scuole in un progetto di sensibilizzazione chiedendo alle insegnanti di aderire al progetto della Lav (Lega anti vivisezione) che riguarda proprio l'uso eccessivo e pericoloso dei botti, proponendo la diffusione nelle classi di un cortometraggio sul tema».

Ilaria Piras © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: alcuni ospiti del rifugio dell'associazione Randagino a Serramanna

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