Discarica Villacidro

 Medio Campidano - Guspini abbandona Villacidro e passa al Cisa di Serramanna

Di ieri la notizia che il comune di Guspini non conferirà più la frazione organica dei suoi rifiuti agli impianti di Villaservice, perchè le tariffe sono diventate troppo onerose.

Per capire il motivo per cui oggi si registra questa fuga dagli impianti villacidresi è necessario ritornare indietro di qualche mese, a maggio esattamente, quando in Regione venne approvato il Piano tariffario per il triennio 2021-23, sotto la regia dell'assessore regionale all'Ambiente Gianni Lampis.

L'adeguamento delle tariffe di Villaservice, su sollecitazione del Cda dell'azienda, si era reso necessario per fare fronte soprattutto alla gestione del trattamento dell'umido, che era diventata antieconomica: per alcuni a causa delle mancate manutenzioni agli impianti di proprietà del Consorzio Industriale di Villacidro, per altri motivata da una cattiva gestione della società, che avrebbe causato un ingente indebitamento.

Più probabilmente i conti di Villaservice hanno sofferto per entrambe le concause, e fino a che non verranno sciolte importanti controversie giudiziarie, non sarà dato sapere di più.

Unica certezza, innegabile, è l'aumento delle tariffe: per la frazione umida si è passati da 92 a 130 euro a tonnellata, un aumento che, invece, in caso di utili, è molto meno marcato per i comuni soci Villacidro, Sanluri, Arbus e Gonnosfanadiga: sempre a patto che gli altri comuni non disertino in massa gli impianti di Villacidro.


Ha espresso così l'assessore all'ambiente di Guspini, Marcello Serru, i motivi che sono stati alla base della decisione del suo comune di mettere fine ai conferimenti della frazione umida e degli sfalci verdi a Villaservice (una media di 1.500 tonnellate all'anno), preferendo i più abbordabili 87 euro a tonnellata del consorzio Cisa di Serramanna: «le tariffe sono praticamente raddoppiate rispetto al passato, con l'aggravante che l'aumento introdotto durante il 2021 è stato reso retroattivo da gennaio, con tutte le implicazioni anche contabili del caso». Serru non risaprmia critiche circa l'adeguamento tariffario deciso dalla Regione: «c'è anche da valutare quanto sia legittima una così grande disparità di trattamento tra i comuni soci e gli altri, che si sono visti aumentate le tariffe di oltre il 40 per cento».

L'abbandono di Villaservice da parte di Guspini potrebbe essere solo il primo dei ripensamenti dei comuni del territorio, che si sono trovati di punto in bianco a fare i conti con rincari notevoli. È  bene ricordare che a partire dal 2013 i costi del servizio di raccolta differenziata sono totalmente a carico dei cittadini, ed è naturale che l'incremento dei costi che i comuni devono sostenere dovrà essere spalmato sulle bollette Tari dell'utenza: esistono forse sindaci entusiasti di questa prospettiva?

Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata


Immagine in evidenza: la discarica di Villacidro


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