Marcia per la salute

San Gavino - Medio Campidano - Le parole di Tomasi, presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria

Nonostante la pioggia battente, si è svolta questa mattina a San Gavino la manifestazione Marcia per la salute, indetta da Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, territoriale e regionale in difesa della salute, per denunciare le criticità del servizio sanitario nel territorio.

Il corteo sangavinese si è così unito alle diverse manifestazioni analoghe che si sono svolte in Sardegna negli ultimi mesi per chiedere a gran voce l’interruzione del generale depotenziamento dei servizi sanitari regionali.

Dopo che il corteo è sfilato per le vie del paese, in piazza Marconi, sul palco, si sono alternati gli interventi di sindacalisti e amministratori locali. Tra questi, il sindaco di San Gavino, Carlo Tomasi, in veste anche di presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria della Assl di Sanluri, ha premesso «di farsi portavoce anche delle istanze di tutto il Medio Campidano e dei suoi sindaci» e ha parlato dapprima del buon esito ottenuto nel fronteggiare la grave emergenza sociosanitaria rappresentata dal Covid, uno sforzo portato avanti senza mai perdere di vista il progetto «davvero epocale del nuovo ospedale di San Gavino, un Dea di primo livello (dipartimento d'emergenza e accettazione) che sarà l’ospedale all’avanguardia di tutto il Medio Campidano, e un centro d’eccellenza di tutta la Regione».


Tomasi è poi passato a evidenziare alcuni problemi, ben noti ai cittadini che li vivono sulla loro pelle: «si registrano gravi criticità strutturali e organizzative del sistema sanitario locale e regionale, caratterizzato da carenza di personale, dal taglio dei servizi di prevenzione secondaria, da un parco mezzi obsoleto, da reparti e consultori sguarniti». Tomasi è poi sceso nei dettagli delle criticità: «In particolare il reparto di medicina dell'ospedale di San Gavino ha un numero gravemente insufficiente di medici in relazione al volume di ricoverati: 7 medici per circa 55 pazienti, contro i 10 medici per circa 30 pazienti di altre realtà limitrofe di pari livello. Sono pochi posti letto, nonostante la presenza di un Pronto Soccorso che risulta sempre sovraccarico. Deficitario è anche il rifornimento di farmaci e attrezzature, ma l’apprensione è alta anche per la chirurgia, la radiologia e i tecnici che vi lavorano: i turni sono massacranti, lo stress lavorativo altissimo, mentre lo spreco di tempo ed energie per rinvenire in extremis il necessario a operare, costituisce un rischio per l’incolumità dei pazienti. Tutto ciò impatta direttamente sulle liste d’attesa, che finiscono per allungarsi a dismisura. Alla luce di ciò si auspica che a breve Ats bandisca nuove procedure concorsuali».

Sono seguite anche alcune considerazioni  sull’integrazione tra ospedale e territorio: «così come è ora - ha aggiunto Tomasi - non è sufficiente: mancano medici di medicina generale, guardie mediche, sono mancate le guardie turistiche; mancano protocolli assistenziali aggiornati o si registra un’insufficiente aderenza a quelli esistenti; vi è poco dialogo tra operatori ospedalieri e territoriali, troppi codici bianchi e verdi in Pronto Soccorso; le Case della Salute, come quelle di Arbus e Villacidro, non riescono ad erogare quei servizi specialistici che si attendevano da esse».

Tomasi, da sempre sostenitore dell'importanza degli enti intermedi provinciali, ha poi avanzato una considerazione organizzativa e politica: «attendiamo il generale riordino di Ats Sardegna che dovrebbe nuovamente riconfigurare le Assl regionali, in modo non dissimile da quanto ci si aspetta accada con il ripristino delle province soppresse a seguito del referendum del 2012».

Su questo aspetto Tomasi ha aggiunto: «I sindaci della conferenza di Sanluri sono convinti che riarticolare e potenziare questo ente intermedio, magari coinvolgendo anche i comuni del Basso Campidano, della Trexenta e del Sarrabus, possa garantire una maggiore qualità dei servizi e delle infrastrutture offerte ai cittadini, oltre che assicurare un’implementazione del sistema sanitario, sociale e scolastico».

Redazione Il Sardington Post
© riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un momento del corteo dei manifestanti

Di seguito, alcuni momenti della manifestazione in piazza Marconi.

Marcia per la salute

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