Campetto pallacanestro a Guspini

 Guspini - Grande mobilitazione al Poliambulatorio in difesa dei servizi sanitari

Mobilitazione di massa questa mattina al Poliambulatorio di Guspini per protestare contro il progressivo smantellamento dei servizi sanitari pubblici essenziali. Il tam tam organizzato del comitato spontaneo ha funzionato: numerose le presenze di cittadini, rappresentanti istituzionali del territorio, amministratori di Guspini, associazioni e sindacati.

Una mobilitazione che segue l'intervento del sindaco di Guspini Giuseppe De Fanti di venerdì scorso, che con sdegno in un comunicato aveva denunciato la gravità della situazione: «per il secondo fine settimana consecutivo, ci viene comunicato dall’Ats di Sanluri che il punto di Guardia medica presso il Poliambulatorio di Guspini non sarà fruibile per mancanza di personale medico. Che in un paese di quasi 12.000 abitanti non sia garantito un servizio essenziale la cui mancanza mette di fatto in pericolo la vita delle persone non è più accettabile. Questo fatto è l'ennesimo episodio che fa seguito alle altre carenze già denunciate nelle settimane scorse, dovute ad assenza di dirigenti, di specialisti, di addetti allo sportello e di infermieri che nei fatti sta portando alla demolizione dei servizi presso il Poliambulatorio».


Tra i manifestanti, tante le voci preoccupate per la progressiva perdita di funzionalità del servizio sanitario, le cui croniche criticità, come tanti nodi venuti al pettine, sono stati messi maggiormente in evidenza dagli effetti della pandemia Covid.

Per Marinello Frau, segretario della Spi Cgil Guspini: «il problema della guardia medica è solo un punto della questione, ma è tutto il sistema sanitario del territorio a essere a un punto preoccupante: stiamo combattendo da parecchio per le visite mediche, per gli anziani che non vengono assistiti come dovrebbero essere. La sanità non è solo necessaria, ma è indispensabile: non possiamo più stare zitti, c'è bisogno di un risveglio collettivo, perché oggi tocca a Guspini, ma domani potrebbe accadere ad altri paesi».

Peppe Garau, a nome della segreteria di Articolo Uno del Medio Campidano, ha commentato: «ancora una volta i cittadini devono pagare l’incapacità della giunta regionale e dei commissari delle Assl ad affrontare la carenza dei medici e a pianificare l’ottimizzazione dei servizi».
Poi Garau riguardo all'irreperibilità di personale medico, ha indicato anche una possibile via d'uscita, che richiede un intervento sul piano nazionale: «è necessario con urgenza ampliare in modo consistente il numero di borse di studio per le specializzazioni, anche in medicina generale, e a livello nazionale liberalizzare per un periodo ampio e sufficiente l'accesso alla facoltà di medicina. Solo così si potrà sperare di avere nei prossimi anni un numero sufficiente di medici, per riuscire a salvare il nostro servizio sanitario nazionale. Che altrimenti è destinato a morire soffocato, a tutto vantaggio della sanità privata».

 

R. Isp. © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: i manifestanti davanti alla sede del Poliambulatorio di Guspini

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