Fratino

 Arbus - Dai cartelli della Lipu al dannoso intervento "non richiesto"

Talvolta l'eccesso di cure può essere più dannoso del disinteresse.
Lo suggerisce quanto successo nel litorale di Arbus la scorsa settimana. Dopo l'intervento di Lipu, Forestas, Corpo Forestale e Comune per sensibilizzare i visitatori sulla presenza del fratino, qualcuno ha recintato uno dei luoghi di deposizione con canne e bastoncini, pensando di proteggere il piccolo trampoliere, provocando invece l'abbandono della covata.

Grazie alla collaborazione tra il Comune di Arbus, Forestas, Corpo forestale e Lipu era stato possibile individuare nella spiaggia di Torre dei Corsari una zona di nidificazione del fratino, piccolo limicolo giramondo.
È una specie facilmente riconoscibile: bianco e grigio, molto piccolo da sembrare un batuffolo di cotone. La femmina è bianca e fulva mentre il maschio ha una mascherina nera vicino agli occhi e una sorta di chierica sul capo, per questo il nome fratino.


«Il fratino è una specie che depone le sue uova nelle spiagge sarde, la sua presenza è indice di buona salute dei litorali – ha spiegato l’assessore all’Ambiente del comune di Arbus, Simone Murtas – le sue uova sono state rilevate nelle spiaggia tra Torre dei Corsari e Pistis, in località Sabbie d’oro e a Piscinas, mentre a Scivu sono tuttora in corso verifiche.
Di comune accordo con l’agenzia Forestas, il corpo forestale e la Lipu abbiamo deciso di posizionare alcuni cartelli per avvisare della presenza di questi animali: è necessario che nei pressi di queste zone si presti particolare attenzione».

Gabriele Espis, coordinatore progetto fratino di Lipu – Oristano ha detto:«nidifica nelle nostre spiagge perché è un migratore, lo fa nelle coste più selvagge ma anche nelle zone umide come lo stagno di Marceddì e di San Giovanni e la salina di Putzu Idu: per questo abbiamo sollecitato anche l'amministrazione di Arbus ad attivarsi nella protezione. Se lo avvistiamo in spiaggia il nostro consiglio è di lasciarlo in pace, lui si avvicinerà a noi perché non ha paura degli uomini, ma ha invece molta paura dei cani che sarebbe meglio tenere sempre al guinzaglio: evitiamo che il fratino oltre a contrastare i suoi predatori naturali debba vedersela anche con gli amici a quattro zampe. Continueremo a posizionare cartelli, anche in lingua inglese, in modo da tutelare questo animale, prezioso ospite delle le nostre spiagge, la cui presenza è un indicatore di biodiversità e dell stato di salute delle coste».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un fratino sulla sabbia (Archivio Foto Lipu)

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