Tagli selvaggi querce

 Gonnosfanadiga Tagli scriteriati: ferite alle piante e all'estetica

Piante danneggiate e sofferenti. Diverse segnalazioni di cittadini, denunciano lo stato di sofferenza, (oltre la desolazione estetica) in cui versano numerose piante sulla strada che dalla chiesa campestre di S. Severa porta al Linas.

In gran parte si tratta di querce da sughero, che hanno subìto pesanti tagli, operati da un'azienda che effettua lavori per conto del gestore delle linee di distribuzione elettrica, condotti qualche tempo fa, in modo non proprio ortodosso.

Piante che sono state fortemente ridimensionate, anche oltre il necessario, come testimoniano i monconi rimasti, oggi evidentemente sofferenti e interessate da marciumi vari, anche a causa delle persistenti piogge verso le quali non hanno più protezione.

Sicuramente gli interventi periodici di controllo delle piante che crescono in prossimità degli elettrodotti sono necessari, per contenere il loro sviluppo vegetativo e prevenire danni. Il problema sta però nel fatto che questi interventi spesso vengono condotti in modo scriteriato, con veri e propri scempi: estetici e colturali.

Spesso non viene nemmeno rimosso il materiale di risulta, come parecchie ramaglie ancora visibili sui luoghi dei tagli.

Quale che sia il motivo che giustifica i tagli, bisogna tenere presente che il ricorso a interventi molto invasivi non è mai indolore per le piante, che, è bene ricordarlo, sono esseri viventi.


Tagli scriteriati danneggiano la pianta, perché favoriscono la formazione delle muffe e di altri agenti patogeni. Al di là del danno estetico - talvolta gli effetti ottenuti sono raccapriccianti - le parti tagliate possono rimanere esposte a scottature solari e altri mali di stagione, ma le conseguenze a lungo termine possono essere talvolta inesorabili: invecchiamento precoce, indebolimento strutturale, maggiore esposizione alle malattie e agli attacchi parassitari.

Se la disponibilità di energia non è sufficiente o si verificano altre condizioni di stress, l’albero si indebolisce e può anche rischiare di morire.

Secondo le corrette indicazioni colturali, invece, gli interventi di potatura e riduzione devono essere circoscritti alla sola eliminazione dei rami secchi e delle parti potenzialmente pericolose.

Il problema, ancora una volta, è quello della mancanza dei controlli, che dovrebbero essere immediati, effettuati dagli enti preposti proprio al momento del taglio, perché divengono inutili a lavori terminati. Come in questo caso.

Anche se segnalazioni come quelle che hanno ispirato queste righe di denuncia, sono preziose e doverose: è giusto evidenziare i danni già avvenuti, non fosse altro per evitare che in futuro vengano nuovamente perpetrati.


La redazione © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Un taglio drastico a una giovane quercia

Immagini seguenti: una serie di scempi lungo la strada

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