Sanluri - Intervista all'attrice, in scena domani al Teatro comunale Akinu Congia
Domani Debora Villa sarà al Teatro comunale Akinu Congia di Sanluri con il suo spettacolo Tilt. Esaurimento globale, ultima esibizione di un tour isolano che l'ha vista protagonista, sotto le insegne del CeDac Sardegna.
Prima di salire sul palco di Sanluri la poliedrica artista milanese ha volentieri risposto ad alcune domande per Il Sardington Post.
Qual é stato l'input per la creazione di “Tilt. Esaurimento globale” e come si è evoluto nel tempo?
«L’input per la nascita di questo spettacolo è stato il secondo lock down: sono andata in crisi. Senza mancare di rispetto a chi soffre di gravi depressioni croniche, io posso dire di aver preso una deriva depressiva. Da qui, mi sono dovuta rimettere in sesto per trovare le forze di salire nuovamente sul palco. Mi domandavo: “Ma io, che diritto ho di salire sul palco e cercare di far ridere le persone?”. Ho dovuto riscoprire le proprietà taumaturgiche della risata, oggettivamente riscontrate a livello medico: ridere fa bene al cuore, ai polmoni e anche al metabolismo. Piano piano, mi sono resa conto che, nel post lock down, c’era tanto bisogno di momenti di leggerezza, occasioni per sorridere, tornare a guardarsi e chiacchierare. Così mi sono inventata un laboratorio comico dal titolo Terapia di gruppo, durante il quale il pubblico era parte attiva dello spettacolo. Questo è stato il punto di partenza per rielaborare il discorso dell’esaurimento. Alla mia maniera, mi sono inventata uno spettacolo che parla un po’ di tutti i motivi che possono portare a questa deriva».
Ha lavorato con Carlo Gabardini. Come vi siete trovati rispetto all'elaborazione del tema?
«Io ho scritto lo spettacolo e, successivamente, è sopraggiunta la sua supervisione tecnica. È stato bello perché le visioni sono complementari».
Partire da un'esigenza interiore per poi rivolgersi alle criticità dei nostri tempi: come lo ha tradotto nella costruzione dello spettacolo?
«Mi sono immaginata di avere un break down, causato dell’esaurimento. Anticipato da una fase d’improvvisazione in cui coinvolgo il pubblico, il mio finto svenimento mi porta a fare un viaggio all’interno del mio cervello, un momento di riflessione con me stessa in cui mi chiedo: “Ma perché siamo esauriti?”. Parto dalla storia del primo esaurito dell’umanità, Esaù, fregato dal fratello Giacobbe. Indago le altre culture, il contesto scolastico e la società, fatta di persone triturate dalle tasse, alla ricerca della felicità senza capire dove andare a cercarla; allora, frustrati, distruggiamo quella altrui. Da qui, in chiave comica, affronto il tema della discriminazione e termino con un finale “romantico”, attraverso cui vorrei lanciare un messaggio: siamo tutti sensibili e feriti rispetto alla realtà però, se abbiamo il coraggio di guardare alla vita in un altro modo, secondo me, possiamo risolvere almeno la metà dei nostri problemi».
In che modo teatro e comicità possono divulgare un messaggio? Possono contribuire a modificare il punto di vista sulla realtà?
«Io riporto il mio punto di vista, la riflessione che ho fatto sopra quel periodo di forte crisi e ci gioco dentro perché la mia tendenza è quella di guardare sempre al lato ironico delle cose».
Questa sarà la sua quinta esibizione della settimana in Sardegna: ha colto qualche peculiarità nel pubblico sardo?
«Le mie tappe sarde sono state Meana Sardo, Dorgali, Olbia, Ittiri e domani Sanluri. Devo dire che, fino a ora, mi sono trovata benissimo: pubblico straordinario, di una gentilezza incredibile. Ho fatto amicizia con il mio pubblico e questo mi ha sconvolta. Io frequento la Sardegna da anni e continuerò a frequentarla perché la adoro come tutto il mondo; d’altronde è un posto stupendo. Un’accoglienza del genere, sinceramente, non me l’aspettavo! I sardi sono speciali».
In quali altri progetti sarà impegnata nel prossimo futuro?
«Parteciperò al programma Comedy Match con Katia Follesa sul canale Nove. È la seconda edizione e, quest’anno, ci divertiremo ancora di più a improvvisare. Inoltre, prenderò parte a una fiction che andrà in onda su TV2000 a fianco di Michele La Ginestra, intitolata Canonico. Vestirò i panni di una suora e questo per me è una bellissima novità: non vedo l’ora».
Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: Debora Villa