Pabillonis-Samassi-San Gavino-Sardara-Serramanna-Serrenti - Partita ieri la gestione intercomunale
È entrato in funzione ieri il nuovo sistema di gestione intercomunale per il conferimento dei rifiuti ingombranti nei sei comuni dell’Unione Terre del Campidano: Pabillonis, Samassi, San Gavino Monreale, Sardara, Serramanna e Serrenti.
Il funzionamento
Gli ecocentri di ciascun comune diventano strutture a valenza intercomunale, consentendo ai cittadini di conferire i propri rifiuti in qualsiasi centro dell’Unione. Tutti gli ecocentri accettano frazioni come carta, plastica, sfalci, inerti, oli vegetali, batterie, farmaci, metalli, toner, materiale Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e ingombranti generici. Tuttavia, alcune tipologie specifiche sono gestite solo in determinati centri: plastica dura a Serrenti e Pabillonis; legno a Samassi; mentre Sardara è l’unico centro abilitato per legno, plastica dura, materassi e tessili. A San Gavino Monreale, invece, non è prevista la gestione di rifiuti specifici.
Cittadinanza critica
Nonostante l’obiettivo dichiarato di ottimizzare i costi per Formula Ambiente, l’azienda responsabile del servizio, le prime reazioni tra i cittadini non sono state propriamente favorevoli. Critiche sono emerse riguardo alla necessità di percorrere lunghi tragitti in auto per conferire alcune tipologie di rifiuti nei centri preposti. Questo potrebbe incentivare il fenomeno, già deprecabile, dell’abbandono incontrollato di rifiuti nelle campagne o in aree non autorizzate, creando nuovi problemi ambientali e di sicurezza.
Gli amministratori
Diverse le sfumature con cui le amministrazioni hanno comunicato il nuovo assetto della gestione degli ingombranti.
Per la vicesindaca di Serrenti, Maura Boi: «Sei ecocentri intercomunali al servizio di altrettanti comuni: colgo con grande favore l’adesione di altri comuni a fruire congiuntamente degli ecocentri, per la sinergia intercomunale e il conseguente contenimento dei costi di gestione di cui beneficeranno tutti i cittadini dell'Unione dei Comuni. Gli ecocentri intercomunali potranno soddisfare le esigenze di circa 35 mila abitanti. Il tassello dell’intercomunalità va a inserirsi in un progetto di riorganizzazione completa di tutta l'area interessata e nell'ottica di una maggiore disponibilità e capienza nella raccolta differenziata dei rifiuti quali legno, materassi e plastica dura».
Il gruppo consiliare Città Futura, che esprime il sindaco e la maggioranza alla guida di San Gavino si esprime in questi termini circa la soluzione adottata, che pone al momento fine alla sospensione del servizio degli ultimi mesi, che aveva causato non pochi disagi ai cittadini: «Consapevole dei disagi che questa soluzione potrebbe comportare, l’amministrazione comunale sottolinea che si tratta dell’unica opzione attualmente praticabile per garantire la continuità del servizio. Parallelamente, è già in corso uno studio per l’ampliamento dell’ecocentro di dimensioni adeguate e in grado di rispondere pienamente alle esigenze della comunità. La ripresa del servizio rappresenta un passo significativo verso una gestione più moderna e sostenibile dei rifiuti ingombranti, con l’obiettivo di garantire ai cittadini un sistema stabile e ben organizzato».
Critico sulla modalità con cui è stata avviata la gestione intercomunale il sindaco di Sardara Giorgio Zucca: «Nella riunione organizzativa non era stata presa la decisione id iniziare da ieri con questa organizzazione. La discarica di Sardara, che è l'unica abilitata ad accogliere tutte le tipologie di rifiuti, non può farsi carico di volumi così gravosi. Inoltre non è concepibile che gli utenti viaggino da un comune all'altro trasportando rifiuti: è una pratica vietata dalle disposizioni. Ho chiesto, concordememente con i colleghi sindaci, un nuovo incontro con la società Formula Ambiente, per chiarire gli aspetti controversi di questa situazione».
Redazione ISP © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: l'ecocentro di Sardara
Di seguito le infografiche della società "Formula ambiente"